All’inizio è solo penombra, come nelle storie della creazione. Le porte della Basilica vengono chiuse, le luci dell’edicola di Michelozzo spente. Poi inizia a entrare un chiarore diffuso, che in pochi secondi si concentra un raggio di luce e percorre il marmo del pavimento, fino a fermarsi sopra l’antico Zodiaco che vi è intarsiato. Siamo a San Miniato a Monte, è il solstizio d’estate, oggi 21 Giugno, sono le 13.53 e il raggio di luce si arresta – con precisione estrema – proprio sul segno del Cancro, periodo che inizia nei giorni di San Giovanni, patrono di Firenze. Uno spettacolo che avviene da 800 anni (il pavimento è del 1207), ma che col tempo fu dimenticato, e da qualche anno riscoperto. La precisione con cui il sole colpisce il segno non può essere un caso. Una chiesa, San Miniato, che costituisce non solo uno dei luoghi più sacri della cristianità fiorentina, ma anche manifestazione evidente del legame tra Firenze e il misticismo medio-orientale, come testimonia anche l’origine greca (o armena) del santo stesso. E la presenza dello Zodiaco, di per sé simbolo non cristiano ma legato a forme di culto oggi definite «pagane», mostra la fusione tra varie forme di cristianesimo, e tra esse e altri credi preesistenti, che si è verificata nella Firenze di mille anni fa.

4 Commenti a “TU CHIAMALI, SE VUOI…MISTERI!!”

  1. paul candiago ha detto:

    Ridendo e scherzando riguardo della Meridiana:
    gugli20.fi:
    ”Lo sapevate che nel Duomo di Firenze si vede il sole che cammina?”
    Come vediamo al Duomo di Firenze si prova che il sole cammina.
    Mi viene in mente Giosue’ che aveva bisogno del sole che facesse dello straordinario, un paio d’ore di piu’ di luce, per vincere la battaglia che aveva incominciato al mattino.
    Personaggio molto avanzato negli studi astronomici di quei tempi.
    Non a caso si rivolse al sole dicendogli: Fermati o Sole.
    Il sole gli fece la cortesia e si “fermo’”.
    Provo’ cosi’ per secoli e secoli che il sole passeggia per il Cielo, come ognuno di noi lo vede muoversi nel blu dipinto di blu.
    Tutti sappiamo e vediamo il Sole percorrere, giorno dopo giorno, il suo cammino nell’ arco di cielo fra mattina e sera, mantenendo cosi’in vita il pianeta einvitandoci ad essergli grati.
    Poi venne un grande astronomo quale il Signor Galileo Galilei a darci una nuova edizione di come vanno certi moti celesti, pacificando molti ed irritando altri per le sue scoperte.
    Gente, martin contrario, a cui non andava sentirsi dire: Eppur si muove”
    La storia non finisce qui, perche’ un nostro contemporaneo quale il Signor Albert Einstain gli piaque farci sapere che tutto e’ “Relativo” e scombussolo’ anche le carte del pacchetto Astronomico.
    Passa il tempo e cambia la vita degl’astri ed anche loro diventano “relativi” al punto tale che oggi non sappiamo piu’ chi cammina e chi sta fermo e chi va con il treno in una direzione o in senso contro mano.
    Cosi’ in una notte d’estate mentre siamo in estasi a guardare l’incantevole, infinita bellezza del cielo stellato, non si e’ capaci di distinguere quali siano stelle vere da quelle di cui vediamo solo l’eredita’ di un fascio di luce che ci hanno lasciato dopo essersi spente.
    Conclusione: come andarono i fatti per Giosue’ il giorno in cui si “fermo’” il Sole non lo sapremo mai, non vi erano video reporters solo scribi di eventi.
    Ora, curiosi sempre piu’, ci divertimamo a lanciare sonde spaziali per capire un po’ come “funzega” il sistema solare e piu’.
    Come vivono le confraternite delle galassie zenza scontrarsi con buchi neri, stelle, comete, pianeti, e le vagarie di massi giganti errare qua e la’’ per non aver altro da fare’ sperando non ci caschino addosso.
    Ritornando agli astronomi, ora questi personaggi “astronomici” di cosi’ elevato intelletto se la godono nei cieli dei cieli.
    Sono certo che queste persone si scambiano i loro punti di vista, a riguardo gl’Ordini e le Leggi che Governano, con cosi’ impensabile precisione, le complicatissime dinamiche e forze in gioco dell’equilibrio cosmico vedendo il Mistero della Creazione Universale dal Belvedere.
    Una prova in piu’ l’abbiamo ancor oggi anche noi poveri mortali, a distanza di secoli, un fascio di meravigliosi, colorati raggi solari va e visita lo stesso pertugio:stessa ora, in chiesa dimostrandoci che “percorre ancora la stessa via di sempre”…o siamo noi che siamo fedeli e sempre innamorati del Sole e lo seguiamo in orbita.
    Auguro a voi tutti una piacevole stagione di bella vita specie come si desidera e apprezza d’estate.

  2. paul candiago ha detto:

    Ridendo e scherzando con la Meridiana:
    gugli20.fi:
    ”Lo sapevate che nel Duomo di Firenze si vede il sole che cammina?”
    Come vediamo al Duomo di Firenze si prova che il sole cammina.
    Mi viene in mente Giosue’ che aveva bisogno del sole che facesse dello straordinario, per un paio d’ore di piu’ di luce, per vincere la battaglia che aveva incominciato al mattino.
    Personaggio molto avanzato negli studi astronomici di quei tempi.
    Non a caso si rivolse al sole dicendogli: Fermati o Sole.
    Il sole gli fece la cortesia e si fermo’.
    Provo’ cosi’ per secoli e secoli che il sole passeggia per il Cielo, come ognuno di noi lo vede muoversi nel blu dipinto di blu.
    Tutti sappiamo e vediamo il Sole percorre, giorno dopo giorno, il suo cammino nell’ arco di cielo fra mattina e sera, mantenendo cosi’ in vita il pianeta e invitandoci ad essergli grati.
    Poi venne un grande astronomo quale il Signor Galileo Galilei a darci una nuova edizione di come vanno certi moti celesti, pacificando molti ed irritando altri per le sue scoperte.
    Gente, martin contrario, a cui non andava sentirsi dire: Eppur si muove”
    La storia non finisce qui, perche’ un nostro contemporaneo quale il Signor Einstain gli piaque farci sapere che tutto e’ “Relativo” e scombussolo’ anche le carte del pacchetto Astronomico.
    Passa il tempo e cambia la vita degl’astri ed anche loro diventano “relativi” al punto tale che oggi non sappiamo piu’ chi cammina e chi sta fermo e chi va con il treno in una direzione o in senso contro mano.
    Cosi’ in una notte d’estate mentre siamo in estasi a guardare l’incantevole, infinita bellezza del cielo stellato, non si e capaci di distinguere quali siano stelle vere da quelle di cui vediamo solo l’eredita’ di un fascio di luce che ci hanno lasciato dopo essersi spente.
    Conclusione: come andarono i fatti per Giosue’ il giorno in cui si “fermo’” il Sole non lo sapremo mai, non vi erano video reporters solo scribi di eventi.
    Ora, curiosi sempre piu’, ci divertimamo a lanciare sonde spaziali per capire un po come “funzega” il sistema solare e piu’.
    Come vivono le confraternite delle galassie zenza scontrarsi con buchi neri, stelle, comete, pianeti, e le vagarie di massi giganti errare qua e la’’ per non aver altor da fare’ sperando non ci caschino addosso.
    Ritornando agli astronomi, ora questi personaggi “astronomici” di cosi’ elevato intelletto se la godono nei cieli dei cieli.
    Sono certo che queste persone di scambiano i loro punti di vista, a riguardo gl’Ordini e le Leggi che Governano, con cosi’ impensabile precisione, le complicatissime dinamiche e forze in gioco dell’equilibrio cosmico vedendo il Mistero della Creazione Universale dal Belvedere.
    Una prova in piu’ l’abbiamo ancor oggi anche noi poveri mortali, a distanza di secoli, un fascio di meravigliosi, colorati raggi solari va e visita lo stesso pertugio: stessa ora, in chiesa dimostrandoci che “percorre ancora la stessa via di sempre”…o siamo noi che siamo fedeli e sempre innamorati al Sole.
    Auguro a voi tutti una piacevole stagione di bella vita specie come si desidera e apprezza d’estate.

  3. franco ha detto:

    Vorrei ricordare la più lunga meridiana del mondo(67 mt) sita sul pavimento della chiesa di San Petronio di Bologna, vero strumento nato prima dal Danti e perfezionato da Cassini,riesce a calcolare anche il mezzogiorno solare in qualsiasi stagione ed è esattamente la 600° parte del meridiano terrestre .

  4. lorenzo12.rm ha detto:

    Un bellissimo articolo. Mi ha impressionato soprattutto la sua concisione. E l’ho gradito moltissimo. Grazie.

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