Ed eccoci qua, a ripercorrere in un pomeriggio, insieme a tanti amici, tremila anni di astronomia attraverso esperimenti che ci fanno rivivere le mirabili imprese spaziali del grande Museo della Scienza che si trova all'interno del Planetario digitale di Torino, posto sulla collina dell'Osservatorio di Pino Torinese. Iniziamo la visita divertendoci con i percorsi interattivi, esibizioni di abilità fisiche come il "salto sulla Luna", acrobazie ed equilibrismi. Con la nostra espertissima guida del Planetario e il suo valido assistente, conosciamo il grande "circo" del Sistema Solare, cerchiamo di comprendere la differenza tra forza di gravità e forza centrifuga prendendo coscienza che quest'ultima è la forza a cui ogni corpo è sottoposto quando è messo in rotazione a causa di uno spostamento verso l'esterno.     Dopo aver acquisito rudimentali nozioni relative a queste terminologie scientifiche, ci facciamo letteralmente togliere il fiato dalla proiezione, sotto la cupola del Planetario, della volta celeste e di tutto ciò che ruota, gira, naviga nell'enorme spazio dove noi, Pianeta Terra, siamo solo un piccolissimo puntino. Che la magìa abbia inizio! Siamo comodamente seduti in una poltrona, ma quando spengono le luci sembra proprio di essere nello spazio. Gli occhi rivolti verso l'alto, stiamo partendo per un vero e proprio viaggio alla scoperta dei più affascinanti oggetti che popolano l'Universo. E tra questi ci sono I BUCHI NERI che forse sono i più potenti e spaventosi. Così, attraverso avanzate simulazioni al computer, siamo andati dall'altra parte dell'infinito, alla caccia dell'ultimo dei mostri cosmici per ammirare, e anche temere, l'incredibile potere di un BUCO NERO.     Ci siamo avventurati oltre il punto del non-ritorno verso l'ultima Terra di Nessuno della Natura, a caccia di BUCHI NERI, di questi corpi celesti che si formano dalla morte di una stella e che non si lasciano sfuggire nulla, neppure la luce. Nell'Universo ne esistono alcuni giganteschi, con massa che spesso raggiunge e supera milioni di volte quella del Sole. I BUCHI NERI  non sono visibili direttamente ma noi crediamo alla Teoria di Einstein e agli studi teorici degli anni Sessanta che dimostrano che la vita di una stella può culminare in una esplosione e collassare nella sua parte più interna. La forza di attrazione gravitazionale di un Buco nero è immensa: qualunque cosa che gli passi troppo vicino viene catturata e gli cade dentro, senza poterne più uscire. Nemmeno un raggio di luce, che è la cosa più veloce che esista in natura, può sfuggire a questo mostro. Insomma amici, io ve l'ho descritto con parole mie, povere e semplici ma vi assicuro che è stato tutto strabiliante e io sono uscita un pò confusa ma felice!     Francesca  

2 Commenti a “UN GIORNO TRA LE STELLE: INFINITI… NOI!”

  1. franco ha detto:

    Mi guardo tutti i documentari in merito e mi stupisco nell’osservare che a dispetto di leggi ben precise che governano il cosmo in realtà regna il caos. Poi tutto si riassume in quell’attimo infinitesimamente piccolo che è il Big Bang dove dal nulla (!?!?) scaturisce il tutto in un lampo con temperature inimmaginabili. Ma cos’è questo “nulla” creatore? Dicono un “nulla vibrante” forse un’altro universo, forse un energia sconosciuta….forse Dio.

  2. lorenzo12.rm ha detto:

    Bellissimo questo tuo articolo “scientifico”, Francesca. A me è piaciuto molto e l’ho tanto gradito. Ti ringrazio senza se e senza ma.

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