Sono rientrato, si fa per dire, dalle mie vacanze. Sono ritornato al mio paese, in Alta Versilia. Tutti gli anni, salute permettendo, ci rechiamo al paese natio. Abbiamo ristrutturato la casa dei genitori della moglie, lasciando intatti tutti quei particolari che può avere una casa di montagna:  le travature in legno di castagno, il caminetto, la classica cucinona ecc.  Insomma, ritocchi con mano gli usi e costumi di una
volta.
Ho scritto tanto del mio paese, ma ogni volta trovo ricordi e immagini dimenticate nelle pieghe della carta d'identità. Però, basta così poco a ridare colore e vivacità. Ho percorso nelle ore presto del mattino, quando appena appena il sole illuminava le cattedrali delle Apuane, sentieri che salivano fra i castagni, le viuzze del paese e ho risentito voci e suoni a me cari.  Il suono delle campane poi, era una melodia continua che abbracciava il bosco e il paese. Mi sono rivisto sul campanile a tirare le corde dei grossi bronzi.  Il caso ha voluto che una domenica, vi fosse una cerimonia di celebrazione di cinquant'anni di matrimonio di una coppia di nostri amici. In pochi giorni abbiamo preparato motivi da cantare e suonare alla Santa Messa.
Per la sposa è stata una piacevolissima sorpresa: solo il marito sapeva.
Vi confesso che ho suonato un motivo dal titolo - Agnus Dei - e per poco l'emozione mi chiudeva la gola e gli occhi. Momenti indimenticabili.
Non passava giorno che non facessi una visita al Cimitero, ho parlato a lungo con i genitori e con tante persone che sono all'altro lato della strada. Quando chiudevo il cancello, salutavo tutte e tutti.
La sera, aspettavo che il sole si ritirasse e  Qualcuno accendesse la luce sulla cima delle Alpi Apuane.
Sarebbero tante le cose da raccontare, ma mi fermo qui, sono certo che avete capito.
Giulio Salvatori

8 Commenti a “ECCOMI…..di Giulio Salvatori”

  1. Giulio Salvatori ha detto:

    Gianna, ti ringrazio. Sai, non è facile tuffarsi nel passato.

  2. gianna.vr ha detto:

    Giulio, sei un grande! La condivisione dei tuoi ricordi mi ha emozionato

  3. Giulio Salvatori ha detto:

    Ti ringrazio Francesca delle belle parole e di tutto. Sai, chi scrive, corre il rischio di “esagerare”. Ho cercato di essere sintetico. Alla prossima.

  4. francesca ha detto:

    Emozionante il tuo racconto, caro Giulio. Come emozionante deve essere stato per te suonare alla celebrazione dei tuoi amici.
    E’ importante mantenere vivi i ricordi che genitori, prima di noi, hanno lasciato tra i muri delle loro case, case che non devono essere abbandonate ma fatte rivivere come voi avete fatto ristrutturandola ma mantenendo intatti particolarità e strutture che la rendono unica.
    E’ stato un piacere postare il tuo pezzo contornandolo di immagini che possono solo dare una parvenza di quanto da te descritto, come è sempre un grande piacere leggerti.
    Un forte abbraccio e buon fine settimana.

  5. Giulio Salvatori ha detto:

    Carlina, Giuseppe, Gabriella, grazie della comprensione. E grazie a Francesca che ha saputo impreziosire il tutto.

  6. carlina ha detto:

    abbiano capito Giulio che hai passato un periodo bellissimo in mezzo alle tue amate montagne contornato da ricordi che resteranno sempre con te nel corso della vita

  7. giuseppe3ca ha detto:

    Il ritorno nei luoghi dove abbiamo trascorso episodi della nostra vita riportano alla mente momenti di grande valore e inteneriscono il cuore. È sempre bello riviverli.
    Grazie Giulio per averci resi partecipi, un saluto.

  8. gabriella2.bz ha detto:

    Sai Giulio mi sembra di sentire la nostalgia delle vecchie case del mio paese. Ora tutto è cambiato da noi, la casa della nonna che tanto assomigliava alla tua, è stata totalmente rifatta. Anche la chiesa hanno cambiato è rimasto solo il campanile vecchio. Mi piacerebbe tanto vedere le Alpi Apuane, chissà (non su un video). Un abbraccio ciao

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