NATALE SENZA SOLDI... | PSICOLOGICANDO
Mia madre diceva sempre alle amiche che : "il mi' bimbo non è normale come tutti gli altri ragazzi, non gli garbano le feste di Natale" .
Infatti, era proprio così. C'era poco da festeggiare, una famiglia povera con quattro figli e con l'unico salario del babbo, che spesso non percepiva per i continui fallimenti delle ditte di marmo. I miei amici , erano più fortunati, ma non li invidiavo. Per dare una risposta a quella povera donna ci voleva uno psicologo. Poi, mi capitò fra le mani il libro di Moravia:  - Racconti romaneschi- ( se la memoria mi sorregge).
E in uno di questi testi, leggevo che non gli piaceva vedere quella Roma tutta luci e vetrine illuminate. E dentro di sé protestava: - Ma perchè tante luci, e perchè tante feste messe tutte in fila: Natale, primo dell'anno, la Befana...-  Forse anche lui  non se la passava tanto bene. E anche se il tempo cambia, passano gli anni, figli e nipoti che ti girano intorno, dentro di me, c'è  sempre quel "rifiuto" allo sfarzo, alle illuminazioni, alla pazza gioia. Sono consapevole che è meglio sorridere che piangere, però, basta allungare lo sguardo e il pensiero oltre i confini e ti accorgi che un po' di calma non farebbe male. Si fanno tanti buoni propositi sul risparmio energetico, poi, s'illuminano paesi e città. Ma non voglio portare tristezza nei cuori. Per far contenta mia madre, ho abbellito l'albero di Natale, sia in casa che nel giardino. Con poche luci però, solo una serie semplice di lampadine. La vigilia di Natale ceneremo tutti insieme come sempre. Ecco ! Ho scritto queste brevi riflessioni, per augurarvi Buone Feste , in armoniosa serenità.
Giulio Salvatori

6 Commenti a “NATALE……di Giulio Salvatori”

  1. Giulio Salvatori ha detto:

    Carissimi Tutti. Non intendo certamente dare dei consigli o suggerimenti. Ognuno faccia come crede. L’Importante è la salute.

  2. gabriella2.bz ha detto:

    Giulio vorrei fare come te, ma da quando sono sola è impossibile, un giorno devo essere dalla figlia e un altro dal figlio. Ho poi quattro nipoti ma uso da parecchi anni il buono dei negozi di abbigliamento.Io non vedo le isole ed il mare come te, vedo le montagne imbiancate per fortuna e con il sole che c’è oggi è una vera bellezza. Ti abbraccio forte con tanti auguri.

  3. carlina ha detto:

    il post che hai scritto Giulio è molto interessante- ho parlato con varie persone e molte di queste dicono di non amare il Natale o di non sentirlo così com’è- c’è troppa frenesia alla rincorsa dei regali- e spesso il pensare cosa fare agli amici ai parenti- stressa- correre da unn negozio all’altro o visitare i luminosi mercatini x trovare qualcosa di “particolare”
    è stancante- forse manca il sentire il vero senso del Natale e vedere che c’è chi ha tanto e chi poco o niente fa ancora di più sentire quello che dovrebbe essere il Natale- auguri a te

  4. Giuseppe3ca ha detto:

    Mi è stato detto che esiste una sindrome perché ci sono tante persone che non gli garbano le feste, in particolare proprio il Natale. Forse perché la festa, con le spese pazze di tanti, mette più in evidenza le differenze sociali e questo porta tristezza in coloro che sanno di non poter spendere e devono invece economizzare per far fronte ai continui aumenti e quadrare il bilancio a fine mese.
    Tutti parlano di crisi economica e poi vediamo in giro gli sprechi in spese inutili.
    Apprezzo la tua soluzione per un Natale semplice in famiglia perché sarà la stessa che adotterò pure io, grazie Giulio per questo bel post.
    AUGURI di Buone Feste per tutti.

  5. francesca ha detto:

    Eh si caro Giulio, tu dici bene. Si fanno tanti buoni propositi ma poi…..Non dovrebbe essere Natale solo un giorno ma tutto l’anno, senza però tutto quello spreco. Vedo cose che mi lasciano allibita, regali con prezzi stratosferici che dureranno il tempo di un giorno. Io, da sempre, con i miei figli e nipoti ho adottato il sistema del “ciò che serve”, nel senso di buoni acquisto. Ovviamente un giocattolo ai bimbi finchè erano piccini gli arrivava, ma adesso libri o giochi istruttivi oltre che buoni per abbigliamento che non ce n’è mai abbastanza con la loro crescita vertiginosa.
    Buone e serene Feste anche a te, amico mio, e che lo siano davvero.
    Un abbraccio.

  6. NEMBO ha detto:

    Non solo a te Giulio rimane quel “rifiuto” per lo sfarzo di luci e il consumismo, io da bambino per vedere le luci dovevo andare in centro al paesello sulla via centrale per vederle dove c’erano quattro negozi e, un paio di bar.A Natale son tutti più buoni. Molti cercano di raggruppare in quel solo giorno i lunghi arretrati di bontà e di umanità di tutto l’anno. È il prima e il dopo che mi preoccupa,secondo me vengono indossate più maschere a natale che a carnevale con il falso buonismo verso gli altri.Contraccambio gli Auguri.

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