Premesso che in tutti i blog di Eldy vige la norma che TUTTI i commenti devono essere pertinenti l’argomento e che NON devono assolutamente essere offensivi nei confronti di chi scrive nè di chi commenta, ho provveduto a cancellare i commenti di Cicco che sono assolutamente e totalmente non pertinenti l’argomento (peraltro molto grave..), irrispettosi del tema trattato, ma soprattutto altamente offensivi, insultanti e lesivi della dignità di chi ha postato.
Cicco, sappi che, con la correttezza e la trasparenza che mi contraddistingue, i tuoi commenti sono stati da me inviati alla direzione di Eldy che provvederà secondo sue intenzioni. Sappi anche che qualunque altro commento successivo, se non pertinente l’argomento trattato, e contenente nuove offese, verrà immediatamente cestinato.
Per Nadia.rm: ti ringrazio e sappi che mi dispiace tanto aver dovuto cancellare anche i tuoi commenti, ma non potevo fare diversamente.
TUTTO HA UN LIMITE!
lo sapete ke i lefevriani rinnegano quasi la shoa, ho letto storie vere diari postumi vicende assurde atroci è il male nella totalità bestiale da strappare il cuore come ci porgono le loro esperienze queste carissime persone sopravvissute, ke Iddio doni sprazzi di serenità a ki ha vite durissime…………..
E’veramente struggente questa poesia LUSSU Giulian come dimenticare,gli occhi si empiono ancora di lacrime solo ricordare ,poveri bimbi ,povera gente……
Dopo la notissima poesia di Primo Levi ce n’è un’altra molto struggente,di Joyce Lussu che parla della sorte dei bambini dei campi:
C’E’ UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE
Joyce Lussu
C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora
la marca di fabbrica
c’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c’è un paio di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perchè i piedini dei bambini morti
non crescono
c’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.
insomma lotte continue ahah passioncellati……………..
Premesso che in tutti i blog di Eldy vige la norma che TUTTI i commenti devono essere pertinenti l’argomento e che NON devono assolutamente essere offensivi nei confronti di chi scrive nè di chi commenta, ho provveduto a cancellare i commenti di Cicco che sono assolutamente e totalmente non pertinenti l’argomento (peraltro molto grave..), irrispettosi del tema trattato, ma soprattutto altamente offensivi, insultanti e lesivi della dignità di chi ha postato.
Cicco, sappi che, con la correttezza e la trasparenza che mi contraddistingue, i tuoi commenti sono stati da me inviati alla direzione di Eldy che provvederà secondo sue intenzioni. Sappi anche che qualunque altro commento successivo, se non pertinente l’argomento trattato, e contenente nuove offese, verrà immediatamente cestinato.
Per Nadia.rm: ti ringrazio e sappi che mi dispiace tanto aver dovuto cancellare anche i tuoi commenti, ma non potevo fare diversamente.
TUTTO HA UN LIMITE!
lo sapete ke i lefevriani rinnegano quasi la shoa, ho letto storie vere diari postumi vicende assurde atroci è il male nella totalità bestiale da strappare il cuore come ci porgono le loro esperienze queste carissime persone sopravvissute, ke Iddio doni sprazzi di serenità a ki ha vite durissime…………..
E’veramente struggente questa poesia LUSSU Giulian come dimenticare,gli occhi si empiono ancora di lacrime solo ricordare ,poveri bimbi ,povera gente……
Dopo la notissima poesia di Primo Levi ce n’è un’altra molto struggente,di Joyce Lussu che parla della sorte dei bambini dei campi:
C’E’ UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE
Joyce Lussu
C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora
la marca di fabbrica
c’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c’è un paio di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perchè i piedini dei bambini morti
non crescono
c’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.
6 milioni di stelle di Davide brilleranno certamente nella notte
che precederà “IL GIORNO DELLA MEMORIA”
NON DIMENTICARE MAI QUELLO CHE E’ AVVENUTO !!!!!
Il silenzio delle parole. Ma l’indelebile ricordo dei fatti. Mai più, mai più. Dal ricordo un impegno perenne.