cornici021

I gioielli del Tesoro di San Gennaro  in esposizione nel centro storico di Napoli. (notizie rilevate dalla rete)

 

le-meraviglie-del-tesoro-di-san-gennaro-le-pietre-della-devozione-2016Sarà inaugurata in questi giorni la mostra “Le Meraviglie del Tesoro di San Gennaro, i gioielli”, con l’esposizione di oltre 150 delle 21.610 opere che compongono il Tesoro. Un’occasione unica per ammirare i capolavori d’arte e artigianato donati al santo patrono in sette secoli di storia. La mostra  è dislocata in sei strutture differenti, sparse in tutto il centro storico di Napoli. Si potranno così ammirare i pezzi più importanti della collezione, dal celebre Busto del Santo alla sua Collana, dalle pissidi e dai calici donati da papi e re alla Mitra di San Gennaro.

busto reliquarioTra “le Meraviglie del Tesoro” spicca il Busto-Reliquario, voluto da Carlo II d’Angiò e realizzato, per contenere i resti del martire, nel 1304-05, dai maestri orafi francesi di corte: Etienne Godefroy, Guillame de Verdelay e Milet d'Auxerre. Un capolavoro di scultura ed oreficeria gotica, straordinario nella resa fisionomica del volto e nella raffinatezza della decorazione della stola, in cui si ripete lo stemma araldico dei gigli angioini. Il Busto, in argento dorato, ha anche ispirato l’epiteto “faccia gialla”, assegnato al Santo dai suoi fedeli napoletani.

 

m1073_collana_SGennaroAltro capolavoro è la Collana di San Gennaro, molto probabilmente il gioiello in assoluto più prezioso al mondo. Commissionata all’orafo Michele Dato nel 1679 dalla Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro per il Busto del Santo, la Collana è composta da 13 maglie di oro massiccio, 700 diamanti, 276 rubini e 92 smeraldi. Colpiscono, al centro, le croci, tempestate di pietre preziose, aggiunte, nei secoli, da Carlo di Borbone, Maria Carolina d’Austria, Giuseppe Bonaparte e Vittorio Emanuele II.

MitraMagnifica la Mitra di San Gennaro, un copricapo vescovile in oro e argento, con oltre 3700 rubini, smeraldi e brillanti, realizzata, nel 1713, dall’orafo Matteo Treglia sempre per il Busto del Santo e per volere della Deputazione. Fu spesata anche dalla popolazione ed è uno dei pezzi più preziosi della collezione.

 

  

 

 

 

 

 

Pisside-gemmataPreziosissima è anche la Pisside donata al Santo, nel 1831, da Ferdinando II di Borbone, come pure il Calice, in oro zecchino, donato da Papa Pio IX nel 1849, quando, a causa dei moti mazziniani prima e della instaurazione della Repubblica Romana poi, il pontefice si rifugiò, in asilo politico, a Napoli.

Questi sono solo alcuni dei "pezzi" che invece si possono ammirare nella mostra.

Dove si trova oggi tutto questo “ben di Dio?  Si trova, per l'appunto, lungo il «miglio d'oro»: una parte si conserva nella Cappella di San Gennaro e nell'attiguo Museo. I pezzi più importanti e preziosi si trovano invece nel caveau del Banco di Napoli in via Toledo, al sicuro ma invisibili.

Ecco dunque la grande notizia: dall'8 aprile al 12 giugno 150 pezzi del tesoro – compresi i «pezzi forti», quelli sempre chiusi nel caveau – verranno messi in mostra in diverse sedi della città, dalla Cappella al Museo di San Gennaro, dal Museo Diocesano all'Archivio Storico del Banco di Napoli, passando per i Girolomini.

Prima di avventurarci nella "caccia al tesoro" converrà ricordare perché Napoli possieda cotanto patrimonio. Una pia leggenda vuole che nel 305 d.C., durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano, il cristiano Gennaro venisse condannato a morte per decapitazione. La sentenza venne eseguita a Pozzuoli nell'alveo di un cratere attivo, la Solfatara. Quando si decise di traslarne il corpo da Pozzuoli alle catacombe di Capodimonte  accadde un fatto prodigioso: il sangue del martire, contenuto in due ampolle, divenne improvvisamente liquido. San Gennaro dimostrò così di essere presente perpetuando «'o miracolo» nei secoli.

In occasione della mostra, saranno adottate straordinarie misure di sicurezza, mezzi blindati, guardie armate e sistemi d’allarme sofisticati, mentre il centro di Napoli sarà protetto da elicotteri dei carabinieri. Uno spreco di forze dell’ordine, forse, visti i precedenti storici. Persino Napoleone, infatti, incline al saccheggio di opere d’arte, non osò profanare il Tesoro di San Gennaro, anzi, suggerì, nel 1808, al laicissimo cognato Gioacchino Murat, allora Re di Napoli, di donare al Santo un ostensorio, ancora oggi tra i più finemente decorati di tutta la collezione. Anche il Vaticano aveva, per alcuni anni, temporeggiato la restituzione del Tesoro quando, a causa della seconda guerra mondiale, era stato trasferito a Roma.

Memorabile resta l’impresa del devotissimo boss Giuseppe Navarra, detto “ ’O Re di Poggioreale”, che, dopo il conflitto, nel 1947, si accollò i rischi del trasferimento del preziosissimo carico da Roma a Napoli.

Anche nella finzione cinematografica risulta impossibile trafugare il Tesoro del Santo. È quel che accade nel celebre film di Dino Risi, “Operazione San Gennaro”, al povero Dudù, alias Nino Manfredi, che, nonostante i suoi ripetuti sforzi, non riuscirà a intascare i 30 miliardi di lire che avrebbe dovuto fruttare la vendita del preziosissimo bottino. Chissà cosa direbbe il vecchio Dudù sapendo che quel Tesoro ha, oggi, un valore inestimabile.

 

P.S Alcune notizie utili  per coloro che volessero farci un "pensierino" ed aggiungo che dal 22 aprile al 29 maggio, per tutti i weckend,  c'è anche l'opportunita di visitare altri siti nell'ambito della manifestazione "IL MAGGIO DEI MONUMENTI" (anche questo previa prenotazione. Basta digitare su google ...maggio dei monumenti  e sapere tutte le informazioni utili).

Ecco le informazioni relative alla Mostra sul Tesoro di San Gennaro Info biglietti: Prenotazioni al n° tel. 081.294980 Biglietto (solo Museo del Tesoro di S.Gennaro)
Intero: 10,00 € Ridotto (studenti, over 65, under 18, giornalisti e ministri del culto): 8,00 € Ridotto scuole: 7  € ; con guida: 7,50 € Ridotto gruppi  (min 15 pax): 8 € Biglietto Integrato (Duomo, Cappella San Gennaro, Diocesano, Girolamini, Archivio storico Banco di Napoli) Intero:  15 € Ridotto (studenti, over 65, under 18, giornalisti e ministri del culto):  12,00 € Agenzie, tour operator, hotels: 12,00 € Ridotto gruppi (min 15 pax): 12,00* € *(Se si supera le 25 unità la guida è gratuita) Ridotto scuole: 10,00 € Audioguide: 3 € Diritto di prenotazione:  1 € Per prenotazioni: Tel. 081-294980 info@museosangennaro.it Museo del Tesoro di San Gennaro A Napoli in via Duomo 149, a fianco del  Duomo.

rosaria-1

30 Commenti a ““SAN GENNARO METTE IN MOSTRA I SUOI GIOIELLI” ….di Rosaria”

  1. franco muzzioli ha detto:

    Credevo che Eldy fosse un consesso di persone corrette ed educate ,che fosse possibile esprimere liberamente le proprie idee, ma soprattutto che fosse bandita l’offesa, mi sono sbagliato.

  2. calcio2.ce ha detto:

    Peccato un bel servizio sui tesori e la cultura Partenopea portato su un binario morto.
    Certo trovare un nesso tra una visita al museo e la fame nel mondo ci vuole tanta fantasia? O poca Intelligenza? …Vedete voi
    …O magari un delirio di protagonismo assoluto che lo trovi solo in Eldy (poveracci).
    Rosaria ti prego di non dare sfogo alle masse, ognuno ha quel che si merita e se non gli basta poi cercano di sminuire chi ha la fortuna di vivere e fare parte di una città unica: La tua Napoli.
    Napoli ‘o paese do sole, disse un americano famoso: “Ci sono posti in cui vai una volta sola e ti basta, Napoli e’ uno di quei posti”. Città sopravvissuta ai terremoti, eruzioni vulcaniche, invasioni straniere, crimine, corruzione, povertà e abbandono. Una città capace di modulare l’intera gamma di sentimenti umani: l’amore, la perdita, l’immigrazione , le rivolte sociali, la nascita , la morte, il sesso , la prostituzione. Una città bella ma allo stesso tempo non facile, intrisa di contraddizioni e ironia, che non esiste in nessuna parte del Globo
    QUINDI …
    Cosa vuoi che commentano i professorini di Eldy? …Caciotte, funghi, cicoria, frutta, ortaggi, i loro prodotti insomma. Ognuno porta quello che ha (ecco spiegato come sia scivolato poi il discorso sulla fame) per avere un poco di scena, e alla fine si può anche capire e tollerare, anche se cari professorini mi avete fatto venire il mal di pancia

  3. nadia (neve) ha detto:

    Scusate ma non posso non rispondere….una cosa giusta ha detto Franco, gli ”scappano queste infauste elugubrazioni”.
    Sei perdonato!
    Questo è il mio unico commento quindi non serve continuare la provocazione….grazie.

  4. franco muzzioli ha detto:

    Giuliano ,che te devo dì , non so che colpa ne hanno quei poveri bimbi neri che hanno la sfortuna di essere governati da quei pochi che che fanno soldi e comprano armi per continuare a far soldi ecc. e non sanno ,questi bimbi, di morir di fame “sopra pozzi delle meraviglie”.
    Forse , noi che capiamo tutto l’andazzo e che abbiamo un pò di coscienza, oltre che a guardare alle “cose di casa nostra”,non faremmo male a soffermarci un pò di più sull’argomento, anche se siamo gia bravi con adozioni a distanza, ospedali ecc.
    Scusate se sono uscito dall’argomento, ma quando leggo di oggetti “dai valori incalcolabili” che vengono “messi a reddito” (scusate la volgarità del termine) ,una volta ogni morte di Papa, mi scappano queste infauste elugubrazioni.
    Perdonatemi ancora.

  5. giulian.rm ha detto:

    Credevo che il concetto fosse chiaro ma così non è stato, almeno non per tutti.
    I paesi dove ci sono queste creature che muoiono di fame hanno, quasi tutti, capitali o ricchezze per sfamarli. ma sono in mano a pochi. L’Africa è un “pozzo delle meraviglie”. Una terra dalle infinite risorse per le ricche industrie del nord: oro, diamanti, petrolio, legname, pregiato, minerali rari. L’Africa produce troppo per l’esportazione e troppo poco per il consumo interno. Sono costantemente in guerra=armi=soldini per comprarle.
    Chiaro fino a questo punto?
    Noi Italiani siamo tra i primi paesi per adozioni a distanza, costruzioni di pozzi per l’acqua, di ospedali di missionari … tutto con organizzazioni Onlus e vittime!
    Quindi il nostro aiuto è concreto e costante, senza vendite di nessun genere.
    Se dopo, ma dopo, si parla di esporre dei beni per “sfruttarli maggiormente” e donare parte del ricavato e anche per cose di casa nostra allora è un altro discorso!

  6. ANGELOM ha detto:

    Franco, nessuno vuole criticare quello che tu hai detto,sotto un certo punto di vista ti posso dare anche ragione, ma non era questo il caso, mi sono solo attunuto ad un commento che richiedeva l’articolo postato, così ha fatto Lucia.

  7. franco muzzioli ha detto:

    Scusate ,ma evidentemente non mi spiego bene, ma che c’entra se femandoci a fare benzina diamo i soldi ai trafficanti di eroina ? Anche pagando le tesse diamo i soldi ai politici che se ne approfittano ,anche mangiando una pizza diamo i soldi alla camorra o alla n’drangheta ,che si dice controllino più del 50% delle pizzerie,se facciamo questo “sport” non ne usciamo più.
    Non voglio mica vendere il Colosseo!
    Ho semplicemente fatto presente che possediamo più del 70% dei beni culturali del mondo e che di questi, buona parte sono in situazioni di degrado o chiusi in magazzini o caveau .Dico soltanto che potremmo con oculatezza “sfruttarli maggiormente” e pate del ricavato devolverlo per chi muore di fame. Stop!

  8. ANGELOM ha detto:

    Ho visto oggi in tv la presentazione di queste opere preziose del tesore di S.Gennaro, sono rimasto estasiato e come il popolo napoletano sia entusiasta di questa iniziativa, io penso chi ama l’arte lo sia altrettanto.

  9. lucia1.tr ha detto:

    Condivido pienamente il pensiero di Giuliano,sono certa che si potrebbero recuperare altre risorse, ce ne sono moltissime, da destinare a chi ogni giorno muore di fame.

  10. giulian.rm ha detto:

    Scusate se m’intrometto ma per sfamare i bambini del terzo mondo ci sono altri modi senza ricorrere alla “svendita”di NOSTRI tesori.

    Nessuno immaginerebbe che, fermandosi a fare benzina in una stazione di servizio Total sta finanziando il governo della Birmania, in altre parole una delle dittature più oppressive della Terra. Il regime di questo paese protegge l’esportazione di circa il 60% del commercio globale di eroina, foraggia il mercato della prostituzione in Thailandia, utilizza tutti gli introiti derivanti dal commercio con l’estero per le spese militari e distrugge le ultime foreste di pregiato legno di tek esistenti nel suo territorio.
    La Nigeria è divenuta il primo produttore africano di petrolio, dove vanno le royalties?
    E potrei continuare con molti altri esempi.
    E’ la volontà, di tutti, che manca per salvare dalla fame quei bambini senza andare a toccare tesori o opere d’arte.

  11. franco muzzioli ha detto:

    E bè se mi vuoi sfrucugliare …….prima di tutto io sono un settentrionale del sud ,non sono leghista ed amo tutta l’Italia e soprattutto i napoletani ,che hanno le canzoni più belle del mondo.
    Cara Rosaria ,l’articolo poteva averlo scritto anche il Papa ed avrei avuta la stessa reazione e dette le stesse cose. Sai che io dico sempre quello che penso ,cercando ovviamente di non offendere.
    Scusa che c’entra il tesoro degli Zar…..parliamo di casa nostra ….non remo contro nessuno e non mi arrampico sugli specchi , dico chiaramente che è bello come nazione possedere tanti tesori ed opere d’arte ,vorrei soltanto che poptessero rendere per aiutare chi ne ha bisogno….tutto qui!
    Con amicizia!

  12. lieta ha detto:

    rosa leggevo di suor sofia parigina vissuta discarica del cairo, ke alla sua morte han pubblikato i suoi pensieri circa i beni e i lussi vaticani, cmq dovrebbero al + fare musei di tutti quei ben di Dio così da fa soldi pe aiuta poveri veri, scusa le mie esternazioni, ciao rosa e tutti

  13. rosaria3.na ha detto:

    Tengo solo a precisare, comunque, che alcuni pezzi del tesoro sono custoditi in un caveau solo x sicurezza data la loro incalcolabile preziosità e per il loro inestimabile valore (non “rinfughiti nei magazzini” o “nascosti”). Anzi ben vengano queste occasioni di esposizione al pubblico che cmq fruttano.Poi bisognerebbe vedere se il ricavato andrebbe in beneficenza (chiunque sia a gestire il tutto)…..ho i miei dubbi. E cosa dire allora dei gioielli della corona imperiale di Russia che addirittura sono sepolti dentro una fossa nel deserto del Gobi, in Mongolia? Non è uno scempio, tenendo anche conto della vita di stenti che i russi hanno fatto nel corso degli anni?
    Comunque chiudo qui la mia diatriba, tanto ci avrei giurato che Franco in un modo o nell’altro mi avrebbe attaccato, lo fa ogni qualvolta pubblico qualcosa o commento qualcosa. Ormai mi ci sono abituata. Io non faccio cosi’ con lui pero’. Forse forse ancora la vecchia faccenda dei settentrionali contro i meridionali??? Non voglio crederci, xche’ ho tanti amici al nord.
    Pur di remarmi contro ti stai arrampicando sugli specchi.

  14. ANGELOM ha detto:

    Invece di parlare di queste opere d’arte come utilizzarle, perchè non proponiamo che il ricavato di queste mostre vada a totale carico di qualche iniziativa umanitaria, perchè non proporre di chi è al potere di cercare,con più accanimento gli evasori fiscali e con il ricavato delle tasse evase contribuire a risolvere i problemi della povertà e della fame nel mondo. Non ci sono solo queste opere in pietre preziose d’inestimabile valore, ricordiamo che nei magazzini museali nel nostro Paese ci sono opere pittoriche dei grandi maestri, abbandonate a se stesse, perchè allora non contestare anche questo? Penso che ci voglia solo la buona volontà di fare del bene a chi soffre.

  15. franco muzzioli ha detto:

    Scusate ma rimango della mia idea pensando che ogni 3 secondi muore di fame un bambino e ad esempio con la “collana di San Gennaro” potrei salvarne qualche centinaio di migliaia. Non propongo di distruggere queste meraviglie degli orafi del passato (che inflazionano chiese e musei italiani) , ma solo di metterle a reddito ….non mi pare una eresia …..e forse San Gennaro e chi gli stà sopra ,sarebbero molto più contenti. Poi è ovvio facciamo conoscere le meraviglie d’arte della nostra terra…..ma possiamo anche cercare contemporaneamente di fare del bene.

  16. ANGELOM ha detto:

    Sono d’accordo con Rosaria, quello che ha proposto è solo un invito di visitare queste meravigliose opere, che fanno parte della nostra cultura e il lavoro dei nostri maestri orafi. Il problema della fame nel mondo e di chi non arriva alla fine del mese è diverso, si può affrontare con altre fortune ed altre leggi. Avete mai visto il tesoro di Montecassino? Il tesoro al Vaticano? Quello che vediamo esposto fa parte della nostra storia.

  17. rosaria3.na ha detto:

    Lieta, qui non sto a discutere sull’operato dei preti ed affini, ma solo sul Tesoro di San Gennaro. Sono due discorsi completamente diversi. Ciao e cmq grazie x il tuo intervento.

  18. lieta ha detto:

    rosa attaccattissima alla tua bella napoli, brava. cmq la chiesa, i preti, frati col saio per solidarietà coi poveri e per semplificà casual no casule, preti a fassi servi’ dalle laboriose apine suorine quando non le fan diventà moleste zanzare coi favoristismi empatie accentuate, probità uguaglianza, fraternità, sorellanza aahahahaha ciao

  19. rosaria3.na ha detto:

    Caro franco…mi sa che ti sbagli di grosso. Esiste gia’ un museo con una parte dei “pezzi” visionabili nella cappella del duomo. La novita’ consiste nel fatto che trasferiscono e dislocano anche in altri musei tutti i “pezzi” chiusi x sicurezza nel caveau (dato il loro inestimabile valore).

  20. franco muzzioli ha detto:

    Rosaria il tuo ragionamento non fa una piega, ma ci sono tante soluzioni prima di alienare beni d’arte,cultura e devozione. C’è ad esempio l’affitto a musei , istituzioni, privati, che rende moltisssimo. Ci sono migliaia e migliaia di oggetti di valore che nessuno vede perchè rinfughiti nei magazzini e che potrebbero essere valorizzati e quindi rendere…..! Tutti cespiti che potrebbero essere devoluti a quelli che ne hanno bisogno; è l’incuria l’ignavia, l’egoismo di chi potrebbe decidere che fa saltare la mosca al naso.

  21. rosaria3.na ha detto:

    Calcio, è chiamato affettuosamente “Faccia gialla” perche’ il busto, compresa la faccia, è tutto in argento dorato…. e tu sai bene come il popolo napoletano subito attribuisca dei nomignoli.

  22. calcio2.ce ha detto:

    Si vero “La settimana della cultura” musei gratis ottima opportunità, da non perdere (visto i prezzi aggiornati in alcuni musei e siti archeologici, o biglietto unico parco e appartamenti storici nel caso della Reggia di Caserta).
    Rosaria sai …La collana di San Gennaro la esposero alla Reggia di Caserta 7 o 8 anni fa …Non ricordo bene, di certo ricordo l’emozione che suscitava per la sua bellezza e il suo incanto, oltre poi alle responsabilità di custodia (credo un mese) che avevamo per il suo inestimabile valore ovviamente coadiuvati dalla Polizia, e la notte da un corpo speciale di vigilantes.
    A proposito …Mi dici (se lo sai) perché a San Gennaro (i napoletani più devoti) lo chiamano amorevolmente “faccia gialla”?
    Ciao e grazie per averci messi al corrente dell’ottima notizia

  23. rosaria3.na ha detto:

    Sono d’accordo sul fatto che la Chiesa spesso predica bene e razzola male, ma come si fa a dire di mettere a disposizione dei poveri un “tesoro” costituito da pezzi inestimabili ed ineguagliabili? Nel corso dei secoli opere d’arte di pregiatissimo valore artistico hanno lasciato testimonianza della devozione dei suoi fedeli. Tutte le opere donate, per essere considerate meritevoli di far parte del Tesoro di San Gennaro dovevano corrispondere a elevatissime qualita’ di valore artistico e culturale e dunque essere realizzate dai grandi artigiani del tempo. Il risultato e’ stato che si e’ cosi’ costituito un tesoro composto da straordinari e autentici capolavori firmati dai piu’ noti e importanti artisti della storia universale dell’arte. Unica per valore storico, artistico e culturale la raccolta degli argenti, che rappresenta solo una parte del Tesoro di San Gennaro. Con questo ragionamento,allora, si dovrebbe fare lo stesso anche con tutti i musei che contengono opere d’arte inestimabiili!!!!!!!! Finirebbe la nostra cultura e storia.

  24. lucia1.tr ha detto:

    Colgo l’occasione per segnalare che dal 9 al 17 aprile torna la “Settimana della Cultura”. Ogni anno per 9 giorni verranno aperte le porte dei musei, aree archeologiche, pinacoteche….Rosaria ci invita a visitare la sua bella Napoli e in particolare questo tesoro a molti di noi sconosciuto, approfittiamo di questa opportunità.

  25. franco muzzioli ha detto:

    Sante parole Alba …….che dovrebbero far pensare e molto .

  26. alba morsilli ha detto:

    tutto quel ben di Dio nascosto da anni a che serve ?
    io penso che se il clero metesse a disposizione dei poveri la sua ricchezza forse qualcuno non muore di sete o di fame.
    predicano l’amore, la carità, ma le sue ricchezze non le mollano
    anche il clero è un governo che predica bene ma razola male.

  27. riccardo2.co ha detto:

    Finalmente un ottima idea per portare gente nuova a Napoli, che merita molto di più che il solo parlare in negativo.
    Mi auguro veramente che molta gente con l’occasione di vedere il tesoro di San Gennaro possano vedere e godere anche della magnifica città di Napoli.

  28. rosaria3.na ha detto:

    Il merito delle notizie non è mio (l’ho detto che le ho rilevate da internet). Comunque grazie. Io cerchero’ di andarci…quando mi capitera’ + l’occasione…Di solito sono chiuse in un caveau e non visibili al pubblico. Almeno non tutte.

  29. Lorenzo.rm ha detto:

    Preziosissime queste gioie, Rosaria. Grazie.

  30. ANGELOM ha detto:

    Rosaria, sarebbe veramente un’occasione bellissima di ammirare da vicino queste meravigliose e preziose opere d’arte, alcune descritte da te così bene. Verrebbe veramente la voglia di venire a visitare questa esposizione e nello stesso tempo anche la città. Grazie per averci dato questa bella notizia di questa importante iniziativa. Chissà, per venire, ci farò un pensierino.

Scrivi un commento