Sorvolando sulla noiosa biografia da copia-incolla, mi piace andare direttamente al "cuore" delle opere che ammiro di persona. E in una delle ultime mie visite al Museo degli Impressionisti, mi ha colpito questo dipinto di Edgar Degas.

   

Si intitola: "LA VASCA DA BAGNO" e io lo interpreto così.

    degas-femme-assise-sur-le-rebord-d-une-baignoire

Anche se di Degas sono più celebri le sue danzatrici, le bagnanti costituiscono uno dei temi dominanti delle sue opere. Questo soggetto rappresenta, infatti, un terzo della sua produzione.

L'artista sosteneva che queste donne sono persone normali che si interessano al loro stato fisico. E' importante ricordare che siamo alla fine del XIX secolo e la vasca da bagno era appannaggio di due classi sociali: la borghesia agiata e le prostitute. Anzi, la vasca da bagno era proprio il simbolo delle prostitute.

Questa riflessione sottolinea tutta l'ambiguità del tema delle bagnanti, ambiguità che, alla fine del XIX secolo, non sfuggiva a nessuno. Degas compone quest'opera come un voyeur testimone di una scena intima. Le braccia alzate che liberano la curva del seno, le natiche posate sul bordo della vasca, sono elementi erotici che fanno di questo pastello un vero e proprio inno alla donna nell'atto di mostrare la propria nudità. Ed è raro che Degas mostri contemporaneamente sia il corpo che

la testa di una donna. La seconda non lo interessa. Si interessa solo a due cose: al movimento e alla "resa" della carne.

Borghese o donnaccia? Degas non risolverà mai il mistero....

    francesca (3)

9 Commenti a “INTERMEZZO D’ARTE, breve…breve……..di Franci”

  1. francesca (franci) ha detto:

    Ahahahah…Ofonio. Se la mia volontaria (e nient’affatto imbarazzante) “caduta di stile”, ha sortito l’effetto di farti ritornare in questo blog, ben venga, ne sono felicissima. Quindi, innanzitutto, Bentornato!
    Ma torniamo al punto. Se tu avessi letto attentamente anche tutti i commenti che ti hanno preceduto, avresti capito che la mia domanda era puramente provocatoria. Volevo suscitare un dibattito perchè mi piace conoscere il pensiero di chi mi legge, ed ho ottenuto l’effetto desiderato.
    Il termine “donnaccia” non è parto della mia mente. Tu, che mi conosci bene, sai cosa penso in proposito e sai benissimo che se c’è una persona che sa guardare un dipinto accumunando innanzitutto cuore e mente, quella sono io. Ho voluto, invece, immedesimarmi nella critica dell’epoca che accoglieva questa innovazione, (direi quasi una rappresentazione fino a quel momento inedita per gli Impressionisti), con disprezzo, criticandolo aspramente e scandalizzati dalle sue donne accovacciate. Giudicandole scandalosamente indecenti.
    Ecco cosa ho voluto suscitare andando a parare in quel termine!! Mi meraviglio tu non l’abbia capito.
    Ma Degas non si sente tanto impressionista, lo accetta solo per mostrare le sue opere. E ho avuto modo di constatarlo nel mio recente viaggio a Parigi, visitando il Musèe d’Orsay. Probabilmente è da considerare più un realista, al pari di Courbet. Hai sicuramente presente, caro Ofonio, il suo “L’origine du monde” che si trova proprio lì dentro,vero?
    Grazie della tua visita, è stato un vero piacere ospitarti in questo blog. Spero non sia una “toccata e fuga”, sai quanto mi galvanizza scatenare dissertazioni sull’Arte.
    A presto, un caro saluto.

  2. ofonio ha detto:

    Imbarazzante caduta di stile,la sua,gentile Franci,borghese o donnaccia si chiede…ma su’…anche Violetta Valery..era una mantenuta…e non certo una donnaccia o una prostituta..e siamo sempre nella Parigi dell’ottocento; la Signora delle Camelie ..Dumas prima…e Verdi poi ne fanno una donna densa di sensibilità che per amore soffoca il suo sentimento. La chiama donnaccia..stridente contrasto artistico.Leggo…che una signora (quelle perbene) non avrebbe mai fatto il bagno in quella posa…e perchè le signore..quelle perbene…come lo fanno il bagno?? magari questa donna si sta solo legando i capelli prima di immergersi.Consiglio indegnamente di guardare un dipinto prima che con i soli occhi occhi..accumunando insieme il cuore e la mente.Grazie per l’ospitalità.

  3. francesca (franci) ha detto:

    Paul, gentiluomo d’altri tempi. Dolcezza e sensibilità animano il tuo cuore. Elegante e romantico, al di là dei confini del tempo. Una tranquilla educazione traspare dai tuoi gesti
    Mi piace la tua interpretazione del dipinto di Degas. E’ originale e inconsueta. Molto personale. Grazie.

  4. paul candiago ha detto:

    A chi interessa:
    La mia soggettiva impressione di questo artista al quadro che hanno esposto di Egard Degas:
    A caso aprii la porta della stanza da bagno e vidi una Donna che si bagnava.
    Mi scusai e rinchiusi la porta.
    L’impressione della sua immagine persiste per un certo tempo nella mente facendo sorgere brevi, arcani pensieri del nostro essere Uomini e Donne.
    Gradualmente l’informazione visiva si attenua, si sfuma e riprendo a leggere l’articolo lasciato.
    Poi,l’eco ritorna e ripenso alla Donna del bagno e alla sua figura spiacendomi di aver sollevato un velo a tempo e luogo inapropriato.
    Piu’ tardi si apre la porta dello studio e avvolta in veste decorata rivedo la Donna.
    Profumata e radiante di bellezza femminile resa ancor piu’ attraente dalla modestia che l’adorna.
    Mi alzo, alcuni passi, l’ammiro, le alzo la mano e le poso un bacio caro e gentile.
    Ora i sensi godono vedere la Donna nel suo splendore: la Donna dei sogni, la Donna del Cuore, la Donna dell’Arte.
    Ripenso alla porta che accidentalmente aprii: capito’…era migliore non fosse accaduto. Paul

  5. sandra vi ha detto:

    ciao Franci,torno a guardare il quadro e da brava profana quale sono ,posso dire puzza tuuta di “FEMMINA ‘

  6. francesca (franci) ha detto:

    Ecco Franco, si. Convengo con te che l’interpretazione giusta sia “femmina”.
    E’ un pastello travolgente, direi.

  7. franco muzzioli ha detto:

    L’opera è innanzi tutto di una bellezza e di una sensualità avvolgente.
    Il verde dello sfondo esalta il rosso dei capelli pronti ad essere scioli, i glutei sono quasi offerti allo “spettatore” ,che si trasforma (almeno quello maschile) in un felice voyeurista, come senz’altro era Degas.
    L’interrogativo di Francesca ……”borghese o donnaccia ?” Credo che l’unica risposta sia ….”femmina”.

  8. francesca (franci) ha detto:

    Grazie Sandra, ricambio il tuo saluto ma in quanto a prostituta avrei qualche perplessità. Una prostituta, infatti, non avrebbe mai nascosto il viso e non si farebbe ritrarre di schiena. Ma penso non sia neanche una borghese perchè Degas, in quel periodo, mostra un particolare interesse per la raffigurazione di donne nude riprese nello svolgimento di una loro attività quotidiana, come lavarsi o pettinarsi o perfino in un momento di riposo dopo il bagno. In sintesi, si concentra di più sulla morfologia che sulla personalità delle donne ritratte.
    Ovviamente, cara Sandra, la mia era una domanda puramente provocatoria, l’avrai capito vero?

  9. sandra vi ha detto:

    Non conoscevo DEGAS ,Franci ,sotto questa veste legato al nudismo ,ha rappresentato questa donna nel suo realismo interessandosi solo come dici tu a due cose :al movimento e alla “resa della carne “,Mi piace molto per’ si tratta senz’altro di una prostituta ,una signora nn avrebbe mai fatto il bagno in quella posa.E’ un’impressione chi potra’ mai dirlo?un saluto Franci

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