Testamento Biologico, è materia di questi giorni, se ne parla molto. Finalmente è stato approvato dal Senato ed è diventata Legge a tutti gli effetti.

E' libertà di scegliere? Non è pretendere di avere tutto e non bisogna confondere perchè tutte le scelte che investono la nascita, la vita, la morte, le cure, portano con loro responsabilità a volte drammatiche.

Pertanto, di fronte a tali scelte, la persona non va lasciata sola, e nemmeno le basterà avere legalmente il diritto di scegliere perchè avrà bisogno di conoscere, di essere informata e, se lo desidera, essere curata e assistita da parte di uno Stato capace di garantirle condizioni di uguaglianza nell’accesso a tali scelte.

E' sicuramente un grande problema etico che ha sollevato, e solleverà in futuro, confronti e contradditori. Ma almeno adesso c'è una Legge.

Io sono favorevole all'approvazione della Legge sul Testamento Biologico, è il riconoscimento di una nuova libertà civile che non ha tolto nulla a nessuno. Chi non vuole farlo può continuare a non farlo.

E voi che ne pensate?

 

Francesca

18 Commenti a “ANDARSENE CON DIGNITA’- (IL TESTAMENTO BIOLOGICO)”

  1. francesca (franci) ha detto:

    So…so…Michelangelo. Purtroppo questa storia la conosco molto bene. Un caro saluto. A presto.

  2. michelangelo ha detto:

    Qualche tempo fa ho avuto modo di stare vicino ad una persona a me molto cara, malata terminale. Ciascuno di voi può immaginare quale dramma si vive stando accanto ad una persona che soffre da mesi senza alcuna speranza. La vedevo soffrire tremendamente e io, impotente, non potevo far nulla. Ormai immobilizzata a letto da mesi, semi-paralizzata agli arti, riusciva solo a comunicare con lo sguardo. Ma soffriva, oh se soffriva! Mi implorava con gli occhi e io sapevo cosa avrebbe desiderato. Ne avevamo discusso in tempi precedenti quando il male c’era già e lei mi aveva comunicato a voce le sue decisioni. Ma io non potevo, nessuno poteva esaudire il suo desiderio, toglierle quel tormento, darle la pace. Forse oggi, con la nuova legge, avrebbe evitato quell’assurda e inutile sofferenza. Chissà. L’ho assistita fino all’ultimo e quando, finalmente, le ho chiuso delicatamente gli occhi, ho visto sul suo volto un lieve sorriso. Aveva finalmente finito di soffrire e raggiunto quella pace tanto anelata. E NON E’ RETORICA.

  3. franco ha detto:

    Ho letto la legge e qualcosa sinceramente non mi torna:
    1° Per i minori non mi sembra logico lasciare la sola decisione ai genitori(spesso giustamente mossi da estrema emotività) ,ma ci deve sempre essere anche il parere di un medico o meglio ancora di un grupppo di medici.
    2° Credo che poi ,come giustamente ha detto Francesca ,la legge deve poter essere “interpretata”, caso per caso e sempre , dico sempre , con il parere di medici e di strutture idonee. Il mio timore è lasciare il cittadino alla mercè di situazioni che possono essere mosse da mille motivi.
    3° Penso comunque che questa legge sia giusto che sia stata varata per non creare intralci a casi disperati e senza ritorno dove la sofferenza è totale .

  4. francesca (franci) ha detto:

    Ecco, credo sia opportuno, come dice Nembo, leggere il testo completo quando verrà pubblicato sulla G.U. e interpretarlo nel modo corretto. Forse, dopo, si avranno maggiori chiarimenti. Ricordo comunque che quando c’è stata l’approvazione della legge sul divorzio, sull’aborto ci si è trovati nelle stesse condizioni. Da una parte chi le sosteneva, dall’altra chi le demonizzava. Tutto sta nel buon senso e nella giustizia, intesa anche come etica professionale.

  5. Nembo ha detto:

    Francesca, non voglio postare assolutamente nessun commento sul piano politico e, fai bene a pensare con la tua testa e non farti condizionare,il valore di se stessi si apprezza perchè impariamo a valorizzarci comunque, ci sono e ci saranno sempre uomini di parole e uomini di parola, come vedi, una vocale può cambiare tante cose, visto che abbiamo tanti parolai.Ritornando al Post, vorrei aggiungere al mio commento che qualcuna/o, leva il diritto alla nascita ed autorizza la morte, qualcosa non mi torna con queste imprecisioni, altresì,determinate persone la usufruiranno come ideologia e non come legge di “Civiltà” anche se la libertà individuale è sancita dalla legge, es. vedasi i testimoni di Geova o altre religioni per trasfusioni di sangue o per funzioni vitali per minori,come scritto al precedente mio commento,per sviscerare ulteriormente il dibattito,sarebbe opportuno leggere attentamente la G.U. inerente alla sudetta legge.

  6. francesca (franci) ha detto:

    Capisco la tua confusione, Lorenzo e mi rendo conto che l’argomento è ampio e di enorme portata. Premetto che ho rispetto per tutte le idee, mi permetto solo di esprimere qui i miei pensieri per un sereno e pacato confronto con i vostri. Posso condividere anche i tuoi dubbi ma lungi da me il voler scendere in discussioni politiche che ritengo altamente sterili o pretendere di far cambiare idea a chicchessia.
    Grazie, un saluto.

  7. gianna ha detto:

    Oggi Argomento molto complicato,sono contraria a tutte le forme di accanimento terapeutico, fin che c’è vita c’è speranza! che Dio ci aiuti. non mi piace questa parola accanimento terapeutico? Un saluto

  8. francesca (franci) ha detto:

    Condivido quello che dici, Nembo. Voglio precisare, però, che non so e non mi interessa minimamente sapere quale partito politico abbia approvato questa legge o quale l’abbia bocciata. Da un pò di tempo, ormai, ho imparato a ragionare con la mia testa e a non farmi condizionare dai parolai politicanti che fanno solo uscire fiato dalla bocca ma stanno sempre a litigare tra di loro senza preoccuparsi dei nostri problemi, delle nostre necessità e di ciò che è importante in questo Paese. E non è detto che da una parte stia tutto il torto e dall’altra tutta la ragione, e viceversa. Quindi non mi sento rappresentata da nessuno di loro ma purtroppo mi tocca subirli. Un saluto.

  9. lorenzo12.rm ha detto:

    Franci, poche frasi a chiarimento del mio pensiero.Il problema è la gestione delle norme. Quando si è alla fine, chi se ne occuperà? E siamo sicuri che fra interpretazione ed esecuzione, si faccia la volontà dell’ormai defunto? Siamo in Italia, purtroppo. E l’accanimento quando scatta? Quando finisce la cura e comincia l’accanimento? Insomma, sono più confuso che persuaso.

  10. Nembo ha detto:

    Un Post di attualità che Francesca è sempre pronta a presentarci, se ne parla da anni, e recentemente questa legge del testamento biologico è diventata legge. Non ho ancora letto il testo della legge, ma dico subito che a nessuno si può vietare di fare le proprie scelte di vita, ognuno può decidere il proprio consenso sulle scelte terapeudiche o, ai singoli trattamenti sanitari compreso la nutrizione e idratazione artificiale dare il consenso o rifiutarlo. Non sono tra colore che demonizza in toto questa legge, sono contrario contro l’accanimento terapeutico. Altresì, senza menzionare alcun colore politico, non vorrei però, che con questa legge porta a rendere il solco per rendere legale l’eutanasia e il suicidio assistito. Doveroso è anche menzionare che per i medici cambia molto, soprattutto per i medici che da ora sono autorizzati (su volontà del paziente) a non praticare determinati trattamenti sanitari anche se questo portasse alla morte dello stesso malato. Il punto fermo della legge è che la volontà del paziente (dove espressa) deve essere rispettata. Interrompere una terapia salvavita sarà quindi possibile. Adesso c’è un gran timore medico-legale. I medici saranno invece esentati da responsabilità civili o penali rispetto alle conseguenze derivanti dal rispetto delle volontà espresse dal paziente.Un Saluto

  11. francesca (franci) ha detto:

    Cara Rosa comprendo benissimo il tuo sconcerto. Arrivati ad un certo punto della vita, se si è ancora in discreta salute, si aspetta il compimento naturale del percorso. Anch’io non riuscirei mai ad immaginare di dover decidere per qualcuno, soprattutto se persona della mia famiglia e non lo farei mai per un minore. Ma il discorso è diverso, ciascuno può decidere per sè. E proviamo a metterci nei panni di chi soffre maledettamente e non ha scampo. Anche Papa Francesco recentemente ha affermato che evitare accanimento terapeutico non è eutanasia. Un caro saluto.

  12. rosa m.4 ha detto:

    Come si fa a scegliere quando si è giovane e in buona salute,beati coloro che ci riescono.Io sono anziana e vicina a tale passaggio.Non me la sento di decidere so solo che la mia religione mi dice che la morte la deve solo decidere DIO.Non saprei decidere neanche per un mio caro.Penso anche che per far comprendere bene tale decisione,ci vuole un po di tempo,forse anni.

  13. francesca (franci) ha detto:

    Lorenzo, come ho scritto nel mio breve post, nessuno è obbligato a fare questa scelta e, in ogni caso anche avendola fatta in passato, potrà essere revocata in qualunque momento lo si desideri. Mi sembra un atto di civiltà e libertà raggiunto. O forse non ho inteso bene il tuo pensiero mal interpretando, altresì, la tua frase “..povero chi ci capita..”. In tal caso mi scuso e ti pregherei di chiarirmelo. Grazie, un saluto.

  14. lorenzo12.rm ha detto:

    Come in tutte le cose di questo mondo (non solo pazzo, ma crudele, ingiusto, ecc.), dipende dall’uso che se ne fa. E povero chi ci capita. Ne potranno succedere di tutti i colori. Che Dio ci aiuti!

  15. francesca (franci) ha detto:

    Paul, il testo che tu hai riportato sul Testamento Biologico è obsoleto. Si riferisce infatti ai tempi in cui la legge che lo regolamentava non era ancora stata approvata. Ma forse a te premeva sottolineare questa parte: “.. chiunque cagiona la morte di un uomo, con il consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni, e così via….”. Chiariamo subito un punto: questa legge non legalizza l’eutanasia. Non consente, dunque, di porre fine alla vita di una persona neanche quando la sua malattia sia irreversibile, all’ultimo stadio e senza possibilità che la medicina possa fermarla.
    Permette, però, di stabilire a quali terapie, cure e trattamenti ci si vuole o non ci si vuole sottoporre e di scrivere le proprie volontà in merito perché siano chiare anche nel caso in cui il paziente non possa esprimerle personalmente.
    Tutto questo NON è il medico a deciderlo ma il paziente, sottoscrivendo le “Disposizioni anticipate di trattamento” (Dat), ovvero le volontà che ognuno di noi potrà esprimere in caso di malattia.

  16. paul candiago ha detto:

    Testamento Biologico:(per maggiorenni?)
    Il testamento biologico (o testamento di vita, living will) è il documento con il quale il testatore affida al medico (o altra persona?) indicazioni anticipate di trattamento, nel caso in cui in futuro possa perdere la capacità di autodeterminazione a causa di una malattia acuta o degenerativa invalidante, o di un incidente eccezionalmente grave. Il testamento biologico è privo di valore giuridico (?) nel nostro ordinamento. Dichiarazioni di tale tipo, infatti, si pongono in contrasto con diverse norme, tra cui: l’art. 5 c.c., a norma del quale gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente dell’integrità fisica o quando siano altrimenti contrari alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume; l’art. 579, co. 1, c.p., a norma del quale chiunque cagiona la morte di un uomo, con il consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni, e così via. (Va letto nel contesto di approvata Legge a riguardo del T.B. e sue Norme vigenti)Paul

  17. francesca (franci) ha detto:

    Franco ho deliberatamente scritto poche righe su questo importante e vastissimo argomento, proprio per lasciare la possibilità a tutti di esporre il proprio pensiero in assoluta e totale libertà. Non volevo influenzare nessuno, ho solo confermato la mia posizione ma…ma…Svisceriamolo, parliamone.

  18. franco ha detto:

    Argomento tremendamente complicato soprattutto se riguarda i minori che non possono scegliere . In linea di massima sono contrario a tutte le forme di accanimento terapeutico soprattutto se la SPERANZA è completamente scomparsa e c’è solo il DOLORE …ma ….ma ….ma .

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