Sono andato a fare un giretto fino alla stazione ferroviaria di Forte dei Marmi. Quel lungo serpentone con tanti finestrini ha sempre sollecitato la mia fantasia. Vi erano circa trenta persone in attesa: alcune sedute altre in piedi e, quello che mi ha colpito è che tutti, o quasi, armeggiavano con il cellulare. Il dialogo non esisteva neanche fra gli stessi membri della famiglia o amici. Tutti, tutti, col cellulare fra le mani. Lo uso anch'io il telefonino, rispondo, telefono, mando qualche messaggio, poi lo metto via e a volte non ricordo neanche dove l'ho messo. E' ovvio che io non faccio testo, vengo da un paese piccolo dove c'era solamente una cabina telefonica a gettoni: ma bastava. Oggi con questa tecnologia avanzata, abbiamo a disposizione uno strumento che ti consente di raggiungere chi vuoi in pochissimi secondi. Però, analizzando i comportamenti della gente, non tutta per fortuna, si deve dire che siamo succubi di questo diabolico strumento. Distrugge i rapporti fra le persone. Forse esagero, sono nato troppo presto. Però, fateci caso, poi ditemi se sono esagerato.------------------------------------------------------ Giulio Salvatori

4 Commenti a “ALLA STAZIONE……di Giulio Salvatori”

  1. giuseppe3ca ha detto:

    Nessuna esagerazione Giulio, hai fotografato la situazione attuale… anche il telefonino è ormai una pandemia dilagante, non si salva nessuno… forse serve un vaccino anche per difenderci dal cellulare… ciao

    P.S.- Vediamo se Francesca può svincolare i commenti.

  2. franco ha detto:

    Anche io non faccio testo ho un vecchio Nokia piccino piccino che fa solo l’uso di “emergenza”,non si sa mai che debba telefonare o ricevere una telefonata… tutto qui. Intorno a me è un continuo via vai di messaggini (anche a viva voce !) foto ,video …whatsapp del gruppo dei parenti, whatsapp per gli amici, whatsapp per il resto del mondo …ogni tanto uno squillino …che c’è …una notizia da google! Non parliamo poi dei giovani che ormai hanno un quinto arto che si chiama smartphone e che li segue, come tutte le appendici del corpo …ovunque. Quello che più mi turba è l’uso malsano di questo indispensabile e malefico aggeggio, l’uso pornografico soprattutto in certe fascie d’età e non dimentichiamoci il danno fisico da posture errate, da elettrocuzione e da isolamento mentale. Vedi che salta fuori l’anziano !!! Caro Giulio forse dovremmo solo tacere.

  3. franco ha detto:

    E sì caro il mio Giulio è una roba da matti. Anche io come cellulare ho un vecchio Nokia di quelli piccolini che tengo in tasca “per le evenienze”, ma che in realtà non uso mai. Quello che mi disturba è che vedi anche i bambinetti armeggiare con lo smartphone,oltre tutto gli esperti dicono che è assolutemente negativo per la postura, la vista, le fonti elettromagnetiche, la socializzazione, l’analfabetismo di ritorno. Tutti soli in mezzo alla folla, soli con l’orripilante macchinetta, al massimo un selfie o una paranoica serie di foto: al panorama(tutti), alla pizza, al gatto dei vicini,all’alluce che oggi mi fa tanto male. Poi mandi messaggini coi cuoricini, i fiorellini,le stelline, le faccine ecc. Vedo mia moglie alla sera comincia a sfogliare whatsapp , “quello della famiglia”, “quello degli amici”,con le foto dei pupi, le foto dei piatti del giorno , le massime…ohh quante massime, quanti pensierini, quanti saluti bacio bacio. Caro Giulio siamo veramente del secolo scorso.

  4. lorenzo12.rm ha detto:

    Il cellulare in mano è la malattia del secolo, Guglielmo. D’Altra parte come potremmo farne senza in questi tempi bui? Grazie.

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