Infertilità: come elaborarne il lutto nell'esperienza di un'espatriata E' in questi momenti che mi  assilla un pensiero, il pensiero del "mai più". La consapevolezza che nulla appartiene di più alla Vita come la Morte. E mi assale una profonda tristezza, un'inquetudine e confusione su ciò che è il nostro essere, l'anima vitale, la nostra energia. Tutto ciò che in un soffio sfugge e ci abbandona. Dove andrà? Tutti noi abbiamo avuto a che fare con quella concezione, che pare ancora tabù, della Morte di persone care, famigliari, parenti, amici. Che fare allora? Sembra non trovare pace, difficile è rassegnarsi al pensiero che ci fa precipitare,  a volte,  nei sensi di colpa per non aver fatto di più, non aver dato abbastanza conforto, affetto, vicinanza. Ma il dolore va metabolizzato e c’è un bisogno estremo di parole da dedicare a chi, per noi, non c’è più. A chi, varcando quella soglia, ha chiesto di “lasciarlo andare”, di “lasciarlo essere”. Ma per fare questo ci vuole una grande dose di coraggio e tanta, tanta fede. Cosa che io non ho... Quanti interrogativi, quante domande restano senza risposta, un confine invisibile impossibile da pronunciare, perfino da pensare. Cosa c’è oltre la vita? Dove va l’anima quando si separa dal corpo? Ma se la soglia che separa la vita dalla morte è un passaggio naturale (viene varcata milioni di volte al giorno), allora perché è così difficile da raccontare, da rappresentare? E il "MAI PIU'" torna a sconvolgermi. Qual’è allora lo scopo della nostra vita? Risposte non ne ho ancora trovate, probabilmente è la fede che mi manca. Posso solo pensare che lo scopo della vita è la vita stessa. E’ difficile per noi, che crediamo di essere immortali, immaginare un termine alla nostra vita. Noi che viviamo in una specie di illusione eterna abbiamo un concetto del fattore tempo come di qualcosa di infinito. E’ il nostro vissuto storico che dovrebbe darci la consapevolezza di non essere immortali, ma noi non abbiamo mai il tempo per questi confronti, abbiamo sempre ancora qualcosa da fare. Avrò ancora abbastanza tempo per abbracciare chi non ho ancora abbracciato? Per realizzare ciò che non ho ancora realizzato? Per conoscere chi non ho ancora conosciuto? Per dire tutto ciò che non ho ancora detto? Soprattutto dire "ti voglio bene" mille e mille volte ancora..!! Meglio cominciare da adesso. Chi di voi può dirmi dove sta il segreto?   Francesca

11 Commenti a “RIFLESSIONI …..di Francesca”

  1. francesca ha detto:

    Caro Giulio, innanzitutto bentornato, almeno spero sia così. Si, ti aspettavamo e spero proprio tu riesca ad averla vinta sul mefistico marchingegno elettronico. E poi, capisco che al primo impatto tu abbia trovato il mio post alquanto triste e malinconico ma c’era più di un motivo per scrivere di queste riflessioni. Avrai saputo, penso, dei due lutti che hanno colpito negli ultimi giorni, due amici di Eldy. Sono venuti a mancare, purtroppo, Alfred frequentatore assiduo delle chat, e la moglie di Lorenzo. Questi fatti luttusi hanno sconvolto un pò tutti noi e mi hanno spinta a fare delle profonde riflessioni su alcuni passaggi e tanti interrogativi sono spuntati.
    Ora, se tu vuoi dare una nota di brio vivacizzando il blog, mandami uno dei tuoi brillanti pezzi e io lo pubblicherò così saremo tutti felici e contenti. Naturalmente le mie sono battute un pò provocatorie ma l’attesa del tuo pezzo è reale e sincera.Ciao benedetto toscano, fatti sentire.

  2. Giulio Salvatori ha detto:

    Sono alle prese con inutili tentativi per entrare in Eldy, perchè mi hanno detto che , forse, mi aspettavate. Da quanto leggo, mi sembra una Marcia Sinfonica, non metto Marcia Funebre perchè non so in che tonalità. Ma, insomma, detto alla Toscana : E un mi garba mia tanto, è triste, piatta. Tanto, come diceva il mì babbo. “La morte ci deve trovare vivi”. Se si abbassa troppo il tono del vivere quatidiano, diventa tutto piatto. Guardiamoci intorno e come diceva Modugno : …Ma non t’accorgi quanto il mondo sia meraviglioso.Tutti abbiamo momenti di crisi, di paure dettate anche dal momento, ma Avanti Tutta. Spero di riuscire a entra…ma sono fracchia. Per il momento, Un Abbraccio

  3. francesca ha detto:

    Grazie Giuseppe. La tua disamina sui miei dubbi è sicuramente valida na io ho poca fede e mi perdo nei meandri di pensieri tortuosi senza soluzione. Comunque proverò a seguire i tuoi consigli senza pretendere di conoscere ciò che è impossibile per tutti.
    Buona domenica.

  4. giuseppe3ca ha detto:

    Quel segreto sta dentro di noi Francesca e ognuno lo conserva misteriosamente protetto nel proprio animo senza volerlo aprire per paura di superare quella linea sottilissima che separa la vita dalla morte.
    Dal nostro punto di vista razionale la vita è un arco temporale sulla Terra che ha un inizio e una fine, dal concepimento fino al momento del passaggio verso orizzonti sconosciuti che noi chiamiamo semplicemente morte, allo stesso tempo nel modo più semplificativo e difficile possibile, solo nella illusione di riuscire a sfuggire senza affrontare il problema.
    Proviamo a pensare all’immensità dello spazio, sempre e continuamente in espansione e ad ammettere che siamo solo dei granellini infinitesimali in una grandezza senza fine e proviamo a pensare che facciamo parte di un disegno enormemente più grande di noi che non riusciamo a capire ma che, volenti o nolenti, siamo costretti ad accettare perché non abbiano cognizione di altra soluzione possibile e forse riusciamo a vivere più sereni, senza l’assillo di voler conoscere ciò che per noi umili mortali è impossibile, considerando i nostri limiti.
    Rileggendo le tue “Riflessioni” azzardo a dire che ci sono non solo tutte le incognite, ma anche le risposte concesse alla mente umana, tutto il resto rimarrà mistero. Complimenti.

  5. francesca ha detto:

    Si Carlina, anch’io sono sconvolta dall’andarsene delle persone che ho conosciuto qui in Eldy, alcuni personalmente, altri solo in chat o nei blog, e ti assicuro che sono tanti adesso, potrei farne un lungo elenco. Le mie riflessioni sono la diretta conseguenza del loro non esserci MAI PIÙ.

  6. carlina ha detto:

    il binomio Vita-Morte fanno parte della vita-solo che la vita la vivi senza rendertene conto e man mano che la vita (gli anni) passano ti ritrovi a pensare alla parola Morte- e qui cominciano le difficoltà ad ognuno i propri pensieri QUELLO CHE SCONVOLGE IN QUESTO MOMENTO SONO LE MORTI DI QUESTI NOSTRI AMICI DI ELDY che rimarranno nella nostra memoria

  7. francesca ha detto:

    Franco, epitaffio più bello e sentito non poteva esserci al pari del tuo, per il nostro indimenticabile Alfred. Lo starà leggendo e vedo già il suo sorriso sornione e un pò orgogliosamente beffardo.
    No, non sarò io a tessere le tue lodi, e non perché ho intenzione di fuggire, anzi sto sempre aspettando fiduciosa, il rientro del “maledetto toscano “. Ma tu vedi di non fare scherzi, capito?
    Ciao e buona domenica.

  8. francesca ha detto:

    Caro Lorenzo ti rinnovo le mie condoglianze per la perdita della tua amata moglie e ti stringo in un forte e affettuoso abbraccio.

  9. lorenzo12.rm ha detto:

    Mi piacciono le tue riflessioni, Francesca.Non posso dirti il tuo segreto ma pssi inviarti, in modo convinto, arciconvinto, il mio abbraccio “stritoloso” Lorenzo

  10. lorenzo12.rm ha detto:

    Bellissime le tue riflessioni, Francesca, non posso che mandarti un abbraccio “stritoloso”. Lorenzo.

  11. franco ha detto:

    Una pagina molto bella accorata e di grande spessore. Cara Francesca è il pensiero sfuggente di ogni essere che poi diventa quotidiano quando l’età ti pone di fronte ai quesiti da te posti e che si affacciano in maniera prepotente quando vedi che intorno si sparisce, si è il passato, si è in un altrove che non sappiamo o come le cose del mondo semplicemente si finisce, si è ricordo finché c’è qualcuno che ricorda. Alfred era Eldy, come lo siamo tutti noi, ed Eldy è così un posto di vecchi, che aspettano di avere un necrologio da quelli giovani come te finché ce ne sarà uno, perché non siamo stati capaci di passare testimoni, di fare in modo che non sia solo un luogo d’attesa. Io sono sempre qui e so che un giorno tu farai un discorso molto bello anche per me, a meno che uno non fugga come ha fatto il nostro “maledetto toscano”, che ha capito che cos’è diventato Eldy e che non voleva pensare al proprio epitaffio. L’ultimo pensiero è ad Alfred (non so come potrà essere la chat senza di lui), con i suoi problemi, ma sempre pronto a scherzare a raccontare cose amene, ciao caro amico …come dice la canzone …sei diventato tramonto di sera…e parli come le foglie d’aprile

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