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Inflazione, questa parola che a volte fa paura, quest’anno potrebbe avere il suo ritorno. Iniziamo con il dire che l’inflazione colpisce soprattutto i paesi a basso tenore di sviluppo e mancanza di lavoro diminuendo il potere di acquisto e aumentando i prezzi dei beni al consumo. Sarebbe auspicabile se il caro-vita nascesse da aumenti dei salari e dei consumi, ovvero dall'economia. Sarebbe inoltre utile e positivo calmierare i prezzi e avere più controlli da parte di chi è preposto a questo compito, invece si va al contrario. Quest’anno aumenterà tutto specialmente i beni primari, dalla luce al gas, telefono, autostrade, benzina, frutta e ortaggi, anche a causa  di un inverno rigido.

Importante  sarebbe che fosse  il Governo a moderare questa inflazione, ma lo stesso come al solito, interverrebbe poi sulla spesa pubblica tagliando sanità, trasporti e altro ancora, quando basterebbe fare una buona riforma sulle loro preziose pensioni , privilegi e benefici. Nei primi undici mesi del 2015 il ministro dell’Economia ha pubblicato i dati ufficiali sull’andamento delle entrate tributarie. Ebbene le nostre tasse hanno prodotto 404 miliardi di entrate, in termini di percentuale il 3,9 e a Febbraio del 2016 sono andati ancora più soldi in tasca al Governo con il nuovo prelievo ai pensionati.

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L’Inflazione, come tutti sappiamo, consiste nell’aumento dei prezzi, ma ha anche la capacità di erodere i risparmi forse parcheggiati “sotto il materasso” vanificando gli sforzi di mettere qualche soldo da parte. Vero, investire comporta dei rischi, specialmente di questi tempi. Giornalmente leggiamo, sentiamo, visualizziamo persone che hanno perso, non solo fiducia nelle banche, ma anche i propri risparmi. Ma questi rischi a lungo andare potrebbero essere ripagati, al contrario, rinunciare a investire equivale senza dubbio rinunciare a un rendimento giusto, però sarebbe indispensabile conoscere le condizioni in modo trasparente. Secondo la CONSOB i risparmi delle famiglie italiane che si trovano presso le banche costituiscono il 30% circa dei risparmi, è ovvio che si investe pochissimo sul risparmio. Le banche sono inaffidabili e i rischi sempre in aumento. Quindi, è meglio tenere i risparmi in casa, il che sarebbe un investimento sicuro con capitale garantito, o investirli con un rendimento zero? E’ una realtà che ormai giorno per giorno ci fa riflettere,  anche se prevale la tentazione a volte di fare una microanalisi delle singole situazioni personali, pensando ai figli, ai nipoti, al nostro stato di salute e altro ancora, magari con un po’ di rabbia quando dobbiamo pagare il dovuto delle tasse. Vedendo poi altre cose ingiuste, come lo sperpero del nostro denaro in cose banali o cose mai finite,  pensiamo: basta questa resilienza, basta col  doversi adattare a quello che ci impongono, magari con sacrifici e difficoltà che ci condannano a subire traumi e stress psicologici. Ci vorrebbero delle dinamiche politiche giuste trasparenti per debellare le varie disparità di vita con un forte e innovativo andamento economico positivo e vitale e, non solo di proclami.

Gianni T.

   

17 Commenti a “INFLAZIONE, PAROLA CHE SPAVENTA!……di Gianni T.”

  1. Nembo ha detto:

    Sig.ra Carlina, semplice la risposta alla sua domanda mandare a casa tutta la “Ciurma di incompetenti e falsi” visto che il capo già se ne è andato…che in questi ultimi anni ci hanno preso per i fondelli facendoci credere che si vedeva la luce in “fondo al tunnel” dicendoci percentuali non veritiere!La rivoluzione si dovrebbe fare nella cabina elettorale!

  2. carlina ha detto:

    è un argomento molto ostico quello scritto da Gianni, ci sarebbe tanto da dire, ma non è nel mio stile quello di parlare troppo, anche xkè questo è un argomento che si sente nell’aria da tanto, troppo tempo
    che si può fare x fare quadrare i conti,la rivoluzione?
    scusate il commento, forse non assennato

  3. francesca ha detto:

    Gianni è fuori sede e sicuramente non potrà rispondere…così ho pensato che questa possa essere una risposta alla tua domanda, Michelangelo.
    Tutti sappiamo che l’inflazione, cioè l’aumento dei prezzi dei beni che abitualmente compriamo, più è alta meno compriamo o risparmiamo, quindi più è bassa più possiamo comprare o risparmiare. Sembra quindi facile rispondere che più è bassa meglio stiamo. Ma per gli economisti non è così perché loro non fanno la spesa giornaliera, delegano qualcun altro, ma riflettono sul dopodomani e ci spiegano che l’inflazione troppo bassa , diciamo vicino allo zero, è un preludio a quella che è chiamata deflazione e cioè a prezzi che diminuiscono da un anno all’altro. Bene diciamo noi, che la spesa la facciamo. E no ribattono loro: se i prezzi calano i guadagni dei produttori si riducono e, di conseguenza, non investono in produzioni nuove o nell’ampliamento delle produzioni attuali, e molti saranno costretti a chiudere sopprimendo posti di lavoro e generando disoccupazione.
    Sembra allora che la risposta stia nel mezzo: inflazione si ma non troppo alta nè troppo bassa. La BCE (Banca Centrale Europea) ha come obiettivo un’inflazione attorno al 2%, ritenuto un compromesso fra oggi e dopodomani.

  4. franco ha detto:

    Quando aumenta fisiologicamente l’inflazione vuol dire che i prezzi salgono e per la legge della domanda e dell’offerta , vuol dire che la domanda cresce e quindi è un bene perchè il mercato “gira” e aumentano i posti di lavoro. Crescono anche i tassi di interesse e quindi le banche dovrebbero ritornare e fare il loro mestiere ,quello di prestare i soldi (e non di vendere robaccia, televisori e e assicurazioni ). E’ chiaro che in corrispondenza dovrebbe crescere anche il potere d’acquisto , ma noi italiani siamo risparmiatori e se una parte del risparmio viene messa sul mercato ….il mercato gira e si crea lavoro. Capisco che è una spiegazione semplicistica , ma normalmente è così.

  5. michelangelo ha detto:

    Leggo testualmente:
    “Nel mese in cui torna a salire l’inflazione, a Gennaio scorso più 0,2% rispetto a Dicembre e più 0,9% rispetto ad un anno fa, cosa che non accadeva ormai dal Settembre 2013, cambia anche il paniere, specchio del consumo degli italiani. Entrano i cibi vegani, i preparati di carne, i frullati di frutta e verdura e la birra artigianale. Ma nel nuovo elenco che serve all’ISTAT per il calcolo dell’inflazione, ci sono tra gli altri, anche la piccola telecamera che si mette sul casco andando in bicicletta, gli smartphone, i dispositivi da polso per lo sport e le asciugatrici. E tanti altri ancora per un totale di 12 nuovi prodotti”.
    E mi domando:
    Ma questa è evoluzione o involuzione? Ma l’inflazione è un bene o un male? Ditemelo voi.

  6. gianni ha detto:

    In questo periodo di estrema incertezza economica, la prospettiva che possa verificarsi una inflazione sta turbando le notti dell’establishment politico dei paesi occidentali. I detentori del potere sono terrorizzati al solo pensiero di perdere i numerosi privilegi che proditoriamente si sono accaparrati durante il lunghissimo periodo inflazionistico (tutt’ora in corso), reso possibile con la complicità delle Banche Centrali. Ringrazio Francesca e tutti Voi per l’attenzione che è stata data al Post, anche se è uno dei più ostici da digerire e anche da condensare con argomenti approfonditi, si corre il rischio di essere cattedrattici. Certo che con il labirinto mediatico sull’aumento dei prezzi e altro, ci vorrebbe un’artiglieria adeguata per combattere l’aumento, magari calmierare i prezzi scoraggiando l’inflazione. Friedman ( economista monetario) diceva: L’Inflazione è come una imposta nascosta perché viene istituita senza una legge specifica. Vi saluto tutti.

  7. francesca (franci) ha detto:

    Certo che ne sapete di inflazione, mi vergogno della mia ignoranza. Diciamo diffidenza, và. Allora, che l’inflazione generi instabilità nel sistema economico, purtroppo è una certezza. Come dice giustamente Gianni, l’aumento dei prezzi dovrebbe andare di pari passo con l’aumento degli stipendi, delle pensioni. Non esisteva la scala mobile una volta? Che non era quella del supermercato. Ecco che, invece, oggi l’inflazione modifica in modo arbitrario la distribuzione dei
    redditi, in genere penalizzando i detentori di redditi fissi, generando un’erosione d’acquisto della moneta-euro. Potrebbe essere una cosa buona ma con l’aria che tira oggi, se non cambiano le cose, io la definisco una guerra civile combattuta senza armi. E allora ha ragione Rosa: siamo stufi, ne abbiamo piene le tasche e anche qualcos’altro. Datevi da fare “cari” governanti. Il “popolo bue” non è più una massa influenzabile, al mattatoio ci manda voi tutti.
    P.S. per Gianni: dirimi la matassa, se puoi!

    .

  8. edis.maria ha detto:

    Benvenuto Gianni nel blog!Argomento , che introduci con molto interesse da parte dei lettori, perchè molto attuale! L’inflazione!!!La deflazione! Che sono? Bene parliamone, e discutiamone, perchè interessano tutti! Io ho una certa età e , quindi, negli anni ne ho letto, ne ho discusso, ne ho criticato, l’uno e l’altro, ma senza capirli fino in fondo, finchè tutto si è risolto, pian, pianino, senza grosse preoccupazioni!Non ho capito, in fondo, di chi è la ” colpa”, di chi è la soluzione , se non attendere gli eventi umani, politici ecc…..E adesso? Tutto si risolverà come nei tempi passati, senza sapere a chi dare la ” colpa”!!! Gianni, attendiamo altri tuoi argomenti che ci aiutino a riflettere, ad attendere ed a osservare! Ancora grazie per l’argomento che ci hai proposto!!!Ciao!!

  9. rosa ha detto:

    Buona sera.Anche qui dico la mia. Questo governo, e con esso tutti i politici italiani, stanno giocando con il fuoco. Se non si danno una mossa,il popolo prima o poi insorge. La gente è troppo stanca!

  10. gianna ha detto:

    Gianni,T piacere conoscerti nel nostro blog di Incontriamoci di eldy,Commento molto forte .L’inflazione Parola che Spaventa. Negli anno Ottanta gli anni in qui l’Italia navigava nell’oro,quando eravamo il quarto paese più ricco del mondo.Il tasso d’Inflazione si aggirava mediamente attorno al 15% e raggiungevamo picchi di oltre il 21% le nostre spendevono e il risparmio medio dei nucli familiari durante il periodo d’inflazione più alta superava il 25% e le famiglie erano ampie libertà di spesa. Oggi l’inflazione si aggira al 0% L’economia è alla canna del gas:le famiglie devono risparmiare su tutto c’è scarsa libertà Economica abbiamo raggiunto e superato i livelli di consumo e di fame, e dal periodo della grande depressione e nonostante ciò la media attuale di risparmio privato e del 4% circa è tutto va male.siamo arivati alla parola che spaventa, dobbiamo stringere la cinta tutti.Un saluto

  11. gianni ha detto:

    Buonasera a tutti. Innanzitutto devo ringraziare tutti voi di Eldy per avermi accolto così calorosamente ma soprattutto quella “negriera” di Francesca che vuole farmi fare gli straordinari a tutti i costi. Grazie a tutti per i numerosi e validissimi commenti al mio post, e da quanto ho visto e letto in questo interessante blog, spero di essere all’altezza per un’eventuale futura collaborazione. Certo che siete davvero bravi, leggendovi ne sono quasi intimidito. Sapete spaziare da argomenti seri d’attualità a racconti personali molto emozionanti. Non scendete mai nel patetico, non subite mai la retorica del “volemose tutti bene” pur rispettando tutti i pensieri, ancorchè discordanti. Siete seri e corretti, a volte un pò istintivi ma tant’è, così è la persona verace e passionale. Ma soprattutto mi piacete perchè non amate la leziosità, le sdolcinature e le smancerie. Insomma mi piacete anche perchè non avete mai dato possibilità di montarsi la testa alla mia amica Francesca che gestisce il blog. Bravi, ricordatele che è il suo lavoro e che se lo fa bene è anche grazie a collaboratori validi come voi (e magari anche me…un pochino..).
    Ciao a tutti.

  12. francesca (franci) ha detto:

    Innanzitutto diamo il benvenuto a Gianni in questo blog. Lui è un mio carissimo amico che, avendo trovato molto interessante il nostro blog, legge tutti i nostri post attraverso Internet, ma non entra in Eldy. Prima o poi lo convincerò. In ogni caso ho voluto pubblicare questo suo pezzo che mi sembra proprio adatto e consequenziale al precedente post di Giulio. Tanto gli argomenti trattano più o meno lo stesso tema: Economia e Governo.

  13. franco ha detto:

    Penso ,che come si grida ormai da tutte le parti, l’unica soluzione per uscire dall’acquitrino(anche dall’inflazione ed in generale dall’attuale situazione finanziaria), sia di ridare voce agli italiani . Mi sorge però un dubbio ,con l’attuale assetto partitico e la legge elettorale ,nata dalla Consulta, NON CI SARA’ GOVERNABILITA’ a meno che non ci siano inciuci innaturali e allora siamo sempre al punto di partenza , dove i giochi li faranno gli eletti (da noi) che però per governare dovranno fare compromessi, compromessi compromessi.
    Noi italiani non siamo capaci di contare fino a 10 e fare in modo che le regole siano logiche e portino a risultati chiari , andiamo di pancia e abbiamo risultati di “pancia”.

  14. Nembo ha detto:

    Lorenzo e so che è pane per i tuoi denti questo Post, con l’occasione ringraziamo Gianni T. per il suo Post che ci ha proposto. E’ vero che una certa inflazione è positiva però se ci fosse mercato e occupazione ciò che non abbiamo vedasi tutti i giorni che chiudono ditte e piccoli commercianti mentre i prezzi hanno ricari. Deflazione ovvero calo dei prezzi e se non si riesce a vendere, si stimolano i gli acquisti, forse conseguenza della recessione ovvero una contrazzione beni e servizi.Un Saluto

  15. lorenzo12.rm ha detto:

    Argomento ostico quanti altri mai. Oggi il vero spauracchio, in paesi come il nostro, è la deflazione. In genere si può dire che una certa inflazione è positiva se consegue ad un andamento vivace dei mercati e dell’economia. Spaventa la deflazione, cioé l’opposto dell’inflazione. Ma parliamo di questi problemi: è utile e necessario.

  16. Nembo ha detto:

    Un Post attuale, visto che questo mese è iniziato con vari aumenti,e circola voce che ci sarà una nuova “tassa automobilistica sulle strade Anas speriamo in un bufala della merla” Il caro vita è auspicabile se masce da un aumento dei salari e dei consumi, ovvero dalla crescita economica, invece abbiamo una disoccupazione del 40% dei giovani, e un 12,4% di disoccupazione ricordo che nel 2011 la disoccupazione era al 8%. Posso dire che il nostro paese in questo momento non gode di una situzione stabile economica, non sostenuta dal mercato bancario e finanziario, al contrario siamo noi a salvare loro, non abbiamo una solidità e capacità di resistere a questa crisi che solo noi non siamo capaci di uscire e in prospettiva a breve, non vedo nessun percorso virtuoso anzi direi ritroso specialmente nell’ultimo trimestre. Prepariamoci altresì a una nuova manovra di 3,4Miliardi come ci ha richieto la UE, a questo punto credo che qualcuno abbia sbagliato o taraccato i conti con delle slaid false come era in suo uso e costume altro che Istat.Aumento dei prezzi credo che sia un fenomeno che nasce con l’introduzione del denaro realizzato alla quantità di denaro che c’è in circolazione, più denaro più i prezzi aumentano ci sarebbe da dire…invece manca il lavoro, e tutto aumenta dalla benzina a unìinsieme di beni di prima necessità.L’Italia deve avere al più presto un nuovo Governo votato dal Popolo Sovrano nella speranza di avere un solidità politica ed economica per un futuro, la UE come è ora è comandata da lobbisti, e dai bancheri e l’Italia ne fa le spese.

  17. franco ha detto:

    Caro Gianni un pò di inflazione nel macro è positiva perchè muove il mercato, infatti, anche se per noi piccoli o piccolissimi consumatori non è chiaro, certamente è peggio essere in deflazione (calo dei prezzi per mancanza di consumo ) . L’inflazione è poi collegata strettamente con il costo delle materie prime (petrolio).
    La cosa importante è che i nostri risparmi non vengano bruciati da insensate e colpevoli operazioni bancarie, spesso abbiamo ascoltato ingenuamente le sirene dei forti rendimenti…ora non si deve rischiare e dobbiamo tendere a salvare il capitale (non sotto il materasso).
    L’inflazione farà crescere il valore delle nostre case deprezzate negli ultimi tempi fino al 50% del valore (gonfiato) degli anni d’oro.
    Ma per risolvere “i problemi”( cose già abbondantemente dette) dobbiamo andare a prendere i soldi dove sono: nell’ancora esagerata evasione fiscale, nelle alte rendite, nelle pensioni d’oro , mettendo tetti a stipendi da 5 zeri in sù , aumentando la trasparenza e mandando a casa chi ruba (anche solo un poco).

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