analfabetismo

Abbiamo già parlato della carenza di linguaggio degli italiani , sembra che il 70 % si trovi sotto il livello minimo di comprensione nella lettura di testi di media difficoltà.

Solo il 25% della popolazione legge abitualmente , ma il dato tragico è che interessati a questa involuzione sono soprattutto i giovani in età scolare. Le statistiche dicono che sono carenti nella grammatica, nella sintassi e nel lessico.

analfabetismo 2

Umberto Galimberti citando Tullio De Mauro dice che il linguista " aveva fatto una ricerca nel 1976 per vedere quante parole conosceva un ginnasiale , il risultato fu circa 1600 parole . Ripetuto il sondaggio vent'anni dopo , il risultato fu che i ginnasiali del 1996 conoscevano dalle 600 alle 700 parole. Oggi, io penso , che se la cavino con 300 parole se non meno. Come ha evidenziato Heidegger , riusciamo a pensare limitatamente alle parole di cui disponiamo , perché non riusciamo ad avere pensieri a cui corrisponde una parola ".

Siamo nell'epoca dell'immagine e quel po' di "cultura" che ci facciamo è tramite la TV , il cinema e lo schermo del computer.

analfabeti 3

Galimberti continua " se leggo cane , la forma grafica della parola e quella fonica non hanno niente a che vedere con il cane , la visione dei codici alfabetici comporta un esercizio della mente , che la visione per immagini non richiede ". Sabatini scrive "Ci sarebbe voluto un grande investimento nella scuola e nell'università , ma pedagogia e linguistica sono state tenute ai margini e i risultati si vedono . Anche a livello universitario si tende alla semplificazione ,depurando i testi di ogni complessità , ma questo porta ad acuire ancor più il problema ".

Personalmente ritengo che la colpa sia anche di una certa comunicazione a mezzo smartphone e simili (vedi precedente articolo di Alba) ,dove la trasmissione dei messaggi è ridotta al minimo, spesso con assurde semplificazioni che diventano poi parte del linguaggio comune. Devo dire che anche le chat portano a contrazioni , soprattutto legate alla difficoltà insita nella tastiera che non è la voce o uno scritto ponderato e corretto.

analfabeti 4

Credo che dovremmo ritornare a provare un piacere fisico nel toccare e leggere un libro , riscoprire tra le righe le parole che non conosciamo , assaporare concetti e descrizioni .

E' certo che i giovani non hanno più il "colloquio genitoriale" ,perché manca il tempo e perché è più semplice buttarsi su di un telecomando o in un frenetico touch-screen.

analfabeti 6

La scuola ,come si è detto, è carente si sono perse le vecchie poesie a memoria , i temi e i dettati, che spesso vengono sostituiti dalle ormai onnipresenti schede.

E' raro sentire un giovane parlare con un linguaggio corretto e maturo e non con slang dove la parola c... declinata in tutte le tonalità e con mimiche diverse , arriva a dire un po' tutto.

 

Franco

16 Commenti a “SCRIVEVO CUORE CON LA “Q”……di Franco Muzzioli”

  1. edis.maria ha detto:

    Il LIBRO può diventare un tuo amico se, il primo che hai letto,ti ha soddisfatto ed incuriosito.Chi regala un libro ,soprattutto se è a scopo ” terapeutico”,deve conoscere gli interessi del lettore,ancora di più se è giovane! Se è appassionato di sport, alcune biografie dei suoi “eroi; se gli piace viaggiare, la scelta è infinita; se è ” affamato” delle ultime ricerche informatiche, se un’attrice è la sua preferita, ecc……….!E così via! Dal primo interesse, nasce il piacere della lettura!Prima conoscere il lettore nel suo interesse, e poi regali il libro! Buona scelta!

  2. gianna ha detto:

    Oggi ho preso al volo il suggerimento di franci.Edis-Maria- bellissimo consiglio, un bel regalo da fare ai nostri giovani,sono 3 libri molto simpatici e belli. L’Autore e sempre lo stesso(Massimo Roscia,) La strage dei Congiuntivi- Di Grammatica non si muore-Come spravvivere al virus della punteggiatura e allo sterminio dei verbi.
    penso che sia un bel regalo da fare felice i nostri giovani-che poi leggeremo pure noi male non fara’,grazie del pensiero a Franci, Edis-Maria.Un saluto a voi

  3. franco ha detto:

    Penso che anche la semplice lettura di un libro sia un “alimento continuo” per la nostra proprietà di lunguaggio Mi sento di proporre soprattutto quelli del 1800/1900 :
    Anna Karenina di Tolstoj (ma tutti i russi)
    Cent’anni di solitudine di Màrquez
    Il Conte di Montecristo di Dumas (ma anche tutta la saga dei moschettieri)
    Il Gattopardo di Tommasi di Lampedusa
    David Copperfield di Dickens
    Il ragazzo rapito di Stevenson (ma anche gli altri dell’autore, erroneamente messi nelle letteratura per ragazzi)
    La Storia della Morante
    Ma nei classicissimi chi non lo ha letto – I promessi sposi – del Manzoni
    Rileggerei tutto Verne
    Senza poi contare gli autori americani del primo 900 ….leggete c’è l’imbarazzo della scelta.

  4. francesca (franci) ha detto:

    Cogliendo al volo il suggerimento di Edis.Maria consiglierei questi 3 interessanti libri da regalare ai nostri giovani. L’autore è lo stesso, si chiama Massimo Roscia e i titoli sono questi:
    – La strage dei congiuntivi
    – Di grammatica non si muore
    – Come sopravvivere al virus della punteggiatura e allo sterminio dei verbi.
    Buon sabato e grazie a tutti.

  5. francesca (franci) ha detto:

    Franco ma credi davvero che i nostri politici -TUTTI, nessuno escluso -, che per dire tre parole in croce si fanno scrivere il discorso, sarebbero in grado di imparare una poesia a memoria come il 5 Maggio? Ma dai…..non sono più i tempi nostri. Io mi sono studiata a memoria il primo capitolo dei Promessi Sposi, la Divina Commedia, e all’esame ho commentato il De Bello Gallico. E so che a quei tempi è stato così per molti. Non scherziamo, per favore.

  6. edis.maria ha detto:

    Posso dare un consiglio a tutti i genitori, a tutti i nonni,,di regalare, ad ogni anniversario, un libro ai propri congiunti?Certamente un libro piacevole, con argomenti attuali, magari ” dissacranti” che suscitino interesse e dialogo, magari anche discussioni! Non cerchiamo nomi altisonanti,ma semplici che suscitino anche risate e vive diatribe! Solo conoscendo “IL LIBRO” lo si amerà , lo si cercherà e s’imparerà!

  7. edis.maria ha detto:

    Franco, chiediamo che si discuta la tua proposta in Parlamento e vediamo quanti politici o quali Partiti,accetterebbero! ahhaah!! Senza ” fare di ogni erba un fascio”,devo ammettere che il tuo blog mette molta malinconia,e possiamo dire ” povera e bella lingua italiana”! Certo quando si sente qualcuno che usa i termini giusti, i congiuntivi appropriati, lo guardo con gioia !

  8. franco ha detto:

    Cara Francesca ,ho un’idea , dato che i politici rappresentano i cittadini italiani e devono dare il buon esempio anche in merito alla grammatica e alla sintassi , se li scopriamo a fare errori così madornali , devono essere obbligati a studiarsi una poesia a memoria ,suggerirei Leopardi, ma per i recidivi un bel “5 maggio ” del Manzoni ! Ovviamente da recitare davanti ad una apposita commissione di cittadini.
    Non sarebbe male !!!!!!!!!!!!!!!

  9. francesca (franci) ha detto:

    Questo post tratta un tema alquanto significativo. C’è gente che pensa che l’Accademia della crusca sia un’associazione che promuove farmaci a base di fibre che aiutano la regolarità dell’intestino. Altri invece credono che il congiuntivo sia una malattia degli occhi.

    Avete voglia di farvi quattro risate? Bene, leggete allora alcuni strafalcioni della “signora” Italia che ho raccolto qua e là.

    Un’onda anonima ha travolto i surfisti
    Hai blaterato il biglietto?
    Soffro di vene vorticose!
    Noi siamo una famiglia abbietta!

    Questi sono soltanto alcuni esempi di come spesso sentiamo maltrattare la nostra lingua tanto amata. E il bello è che a farlo non sono soltanto persone poco colte, ma anche persone dalle quali ci aspetteremmo un italiano perfetto. Insomma, ormai sembra proprio che per difendere un corretto uso della nostra lingua bisognerà farci forza e cominciare a fare una squadra per poter contrastare un fenomeno che sembra sempre più dilagante.
    E non parliamo di chi si esprime così: “..a lei gli ho detto che…”, oppure chi ammazza i congiuntivi, poveretti così temuti e maltrattati.
    E che dire dei nostri politici?
    Gasparri: scrive “chiesimo” anzichè “chiedemmo”, forse pensava alla spiritualità religiosa, mah…
    Casini: “Vadano avanti, lavorino, concorrino al clima di pacificazione” (fantozziano).
    Giachetti (PD)dice così:”…mi permetto di dire a lei, onorevole tal dei tali, presa sempre dall’orgia di votare contro tutto…” (l’orgia..??).
    Isidori (Lega Nord): “Si deve scontare la sua pena scritta, che gli aspetta, io ritengo come Lega di non uscire prima della sua pena erogata..” (senza parole..).
    De Gerolamo (N.C.S.): “..Insomma, in questa atmosfera un po’ da Gattopardo, esortiamo con il cuore il Presidente del Consiglio ad evitare che tutto cambi perchè nulla cambia..” (chissà che voleva dire…mah..)
    Razzi (PDL): “Deve essere modernizzata la linea Pescara-Roma. Non è infatti neanche pensabile che i due corridoi ferroviari sia ammodernati per velocizzare mentre il possibile ammodernamento degli stessi corridoi abbia gli stessi corridoi, abbia tempi di percorrenza, oltre 5 ore…”,(e certo, forse sono i corridoi che percorre lui prima di trovare la strada del bagno (scusate).
    Tripiedi (M5S): “Breve e circonciso…”,(probabilmente ha frainteso la politica dei tagli, sulla propria pelle! Ahahah..).
    E il bello è (si fa per dire), che leggevano discorsi scritti!!!!
    L’errore, da destra a sinistra, purtroppo accomuna tutti. E allora cari politici, io vi dico: visto che spesso non fate il bene pubblico, almeno la lingua italiana rispettatela!

  10. gianna ha detto:

    Bello Franco questo tuo post. L’argomento è(Scivere Cuore con la “Q”) già si parla molto di carenze di Linguaggio di noi Italiani,sembra che il 70% si trova sotto il livello purtroppo minimo di comprensione, nella letteratura di testi di media difficolta’. La popolazione che legge è molto poca solo il 25% un dato davvero tragico e questa involuzione sono i giovani in età scolare,le statistiche che dicono che sono carenti nella sintesi e lessico.Ora certamente con tutto quello che offre la Tecnologia. povera umanità. QuestiOk giovani potrebbero dare di piu’.Anche se sicuramente la scuola avrà molte lacune.Poi come molte cose serve la passione, sappiamo che leggere molti libri fa bene alla mente,mantiene il cervello attivo ed è molto importante per tutti.Un saluto

  11. franco ha detto:

    Caro Giulio nel mio profilo facebook ho scritto che ho “frequentato l’Università della vita e la sto frequentando ancora.”
    L’articolo non era ovviamente rivolto ai vecchi uomini di buona volontà che cercano di non scrivere come un codice fiscale (cmq = comunque, c6 ? = ci sei ? , snz = senza ecc. ecc.), con storpiature anglofone ed un impoverimento del vocabolario sempre maggiore. Noi non siamo figli degli sms, degli smartphone, delle conversazioni da telegramma. Leggiamo , parliamo come ci hanno insegnato a scuola , perchè allora la lingua italiana ci veniva insegnata. Io porto a memoria da allora almeno una decina di poesie , ho chiesto a mio nipote quante poesie sa a memoria ? Neanche una e ad aprile si laurea!!!
    La colpa ? Di un mondo che morde e fugge, che consuma e che non si ferma a pensare, che non legge se non infiniti continui ossessivi messaggini . Che adora l’immagine (TV docet), che fotografa tutto e che distribuisce “questo mondo in immagine” a tutti coloro che conosce , come se dovesse svanire domani.
    La colpa è di tutti , noi compresi, che queste cose ce le diciamo , ma evidentemente non siamo stati capaci di trasmetterle a chi viene dopo di noi.

  12. Giulio Salvatori ha detto:

    Io non sono un uomo di cultura. Gli studi , le scuole , per me furono un miraggio.” I figli dei cavatori non possono studiare”.Scriveva un poeta cavatore.” Le loro braccia e la loro forza, la devono dedicare a tirare avanti la famiglia”.Le ho provate queste cose.Però quando potevo, mi compravo un libro.Da bambino sognavo di fare lo scrittore e publicare libri.Di essere un giornalista e dirigere un giornale.Di suonare qualche strumento, perchè il pentagramma e tutti quei puntini …mi attraevano.Tutte cose che ho raggiunto. E continuo con queste passioni come se avessi vent’anni. Caro Franco, ho scritto queste cose non per incensarmi, ormai la carriera è fatta, ma per dire che con la volontà si raggingono i traguardi. Condivido quello che scrive Lorenzo .” Con quello che offre la tecnologia…”Questi giovani potrebbero dare molto di più, anche se la scuola sicuramente avrà le sue lacune.

  13. alba morsilli ha detto:

    lingua italiana è una materia viva essa vive e muore come ogni cosa,
    Prima di essa vi è il latino e i cambiamenti geo politici inducono a parlare una nuova lingua,
    se vogliamo ricordare non tanto tempo fa tutti parlavano i dialetti locali , senza capirsi da paese a paese, la scolarizzazione ci insegnò a parlare italiano, ed ora perde i pezzi.
    Io ho nipotini alle elementari li seguo nei compiti, e di italiano e grammatica fanno molto poco, ecco da dove il male ha il suo nucleo.
    Poi se aggiungiamo tutte quelle abbreviazioni della scrittura moderna apriti cielo sprofonda terra-
    Però insegnano l’inglese alle elementari forse dobbiamo diventare tutti degli inglesi, mentre la nostra lingua è bella dolce e melodica, io rimango a bocca aperta ad ascoltare quando essa è parlata da persone colte

  14. franco ha detto:

    Bello Paul …anche se i “maestri” quelli di scuola e quelli che insegnano politica ,lasciano un tantino a desiderare.
    Es: Di Maio (M5S) ha detto parlando della Raggi ( Se voglio parlarle la telefono ).
    Oppure qulcuno che ha voluto dar sfoggio a locuzioni latine : (obstorto collo) ( ad libidinem )…sempre politici. Oppure detto da un maestro che si lamentava ( Il maestro di oggi fra ordini e contrordini , è diventato un’ appendicite della scuola). Ma potremmo citarne volumi . Paul dammi retta , lascia stare i “Maestri e Luminari “.

  15. paul candiago ha detto:

    Signori,

    siamo i beneficiari all’imparare a “legge e scrivere”.

    Uno dei doni che la Nazione/i offre ai suoi cittadini.

    La qualita’/quantita’ di Educazione che desideriamo avere dipende dalla fatica dello studio, secondo inclinazioni, unica chiave per aprire la mente.

    Perche’ farlo domandiamoci?

    La risposta e’ sempre la stessa:
    gioire la Conoscenza, la Bellezza, la Liberta’, la Verita’, la Felicita’, I Sentimenti di un Vivere da Persone cognitive.

    Queste possibilita’ di personale aggiornamento educativo sono oggi alla portata del cittadino se vuole farne uso.

    Vada sempre il nostro rignraziamento verso chiunque ci e’ Maestro.
    A noi non essere eredi ingrati verso la Civilizzazione e Luminari.

    Cordiali saluti, Paul

  16. lorenzo12.rm ha detto:

    Io penso che, se ognuno, al livello individuale e collettivo, si fosse preoccupato di accrescere le possibilità offerte dalla nuova tecnologia e, soprattutto, di applicarle, avremmo fatto passi in avanti notevoli. Invece ci siamo messi, per così dire, a giocare. Da qui l’imbarbarimento progressivo. Povera umanità. OK, OK, OK?

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