chat amore

 

index"Fu come un'apparizione, lei sedeva in mezzo alla panchina, sola o così gli parve, abbacinato com'era dalla forte lucidità dello sguardo di lei. E mentre passava, lei alzò la testa, lui inclinò leggermente le spalle e quando si fu messo più lontano dallo stesso lato, la guardò. Aveva un ampio cappello di paglia con nastri rosa che palpitavano al vento dietro di lei. I suoi capelli neri divisi a metà incoronavano da una parte e dall'altra. Le sue sopracciglia scendevano in giù a pressare teneramente l'ovale del suo viso. Il suo abito chiaro, di mussola a piccoli pois le cadeva addosso in mille minuscole pieghe, stava ricamando qualcosa e il suo naso diritto, il suo mento, tutta la sua persona si stagliavano sullo sfondo dell'aria blu".

 

Ecco, vi ho appena descritto un colpo di fulmine. E' quello che Gustave Flaubert fa vivere al liceale Frèdèric Moreau quando incontra la signora Arnoux, protagonista dell' "Educazione sentimentale", il suo più grande romanzo insieme a Madame Bovary. Questo era l'amore ai tempi della penna e del calamaio, diciamo, ma come ci si approccia ai tempi del web? Se "L'amore ai tempi del colera" descritto da Gabriel Garcia Marquez era quello delle lettere profumate e delle attese sterminate lunghe a volte l'intera esistenza, com'è l'amore ai tempi delle app, invece? E qui c'è bisogno di sgombrare subito il campo da qualunque possibile equivoco. Quello di cui parliamo  non è l'amor cortese, diciamo, e non è neppure quel palpitar di sguardi e sospiri che alimenta i versi dei poeti romantici. L'amore ai tempi del web è piuttosto il figlio dei tempi, della solitudine, della fretta, dell'incapacità di tessere relazioni che superino il limite delle 140 battute consentite a chi comunica con un twuit.

L'amore ai tempi del web è "incontriamoci subito e vediamo dove arriviamo". E se non arriviamo oltre domattina, comunque è stato piacevole incontrarsi.

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Leggo che esistono apposite applicazioni (le chiamerò app) per questi tipi di incontri ed è una specie di boom.  Sono app per gente che non legge romanzi e di sicuro non conosce le poesie di Alda Merini. Sono app per chi, diciamo così, non ha tempo da perdere, neppure per scaricare profili e iniziare magari conversazioni via web per cercare di socializzare e poi...magari...provare a superare lo scoglio della conoscenza passando dal virtuale al reale. Queste nuove app fanno saltare preamboli e preliminari.  Chi vuole può mettersi subito in contatto e, se la cosa funziona, l'incontro può essere immediato. Niente corteggiamenti, niente appuntamenti, niente aperitivi, cene , cinema, balli. Niente, si va subito al sodo, diciamo. Se funziona, bene e se no si passa ad altri.

L'amore ai tempi del web, almeno questo tipo di amore lasciatemelo dire, a me sembra triste e squallido. Ma forse io appartengo ad un'altra generazione. Perchè il successo è planetario. Secondo le stime di un Gruppo che gestisce le app più famose, nel 2011 c'erano 360 milioni di utenti nel mondo, divenuti 511 milioni nel 2016. Ma che diventeranno quest'anno, 672 milioni stando alle previsioni del Gruppo. E c'è da scommetterci che hanno ragione loro. Dal momento che i single costituiscono un mondo a parte, una vera risorsa, sul mercato delle app si sono gettati in tanti e adesso esistono sezioni di ogni tipo, super targhetizzate.

Si va dalle app per single eterosessuali a quelle per gay. Esistono app per single cristiani e per ebrei, musulmani. Ci sono app per over 50 così come ci sono app per chi ha hobby specifici, quelli che fumano e quelli che detestano il fumo, per gli amanti dei personaggi della Disney e per chi ama il trekking.

Eppure, a dispetto di questa corsa frenetica alla ricerca di un partner di una sera, purchè sia, io continuerò a pensare che sarebbe importante provare a parlarsi di nuovo, magari a incontrarsi guardandosi negli occhi quando si parla. Si potrebbero scoprire cose fantastiche, per esempio si potrebbe scoprire il potere della parola.

Sentite questa: "L'amore mio mi chiede di scoprire qual'è la differenza tra me e il cielo. La differenza è che se tu ridi, amore mio, io mi dimentico il cielo".

Questa è poesia. E' di Nizar Qabbani, uno dei più grandi potei siriani.

E non c'è app che ne valga neppure un verso!!

 

Francesca

24 Commenti a “L’EDUCAZIONE SENTIMENTALE AI TEMPI DEL WEB.”

  1. edis.maria ha detto:

    L’educazione sentimentale ai tempi del web!Sull’argomento specifico ci si deve lanciare! NOI ci sentiamo in questo ” tempo” o pensiamo,perchè ” frequentiamo”, diversi blog, chat ecc.di aver dimenticato alcuni anni della nostra vita? Ormai gli anni hanno cambiato il modo di pensare , riflettere e decidere! I primi approcci ad Eldy apparivano amichevoli e piacevoli, poi, man mano, ci coinvolgevano anche sentimentalmente e vedemmo che, molti, cambiavano i sentimenti !Ormai pian, pianino, ( anche naturalmente su altri web,)siamo giunti a dimenticare che si ” fa l’amore” sono con lo scritto e con le parole! Che tristezza! Ricordo comunque che anche prima del web esistevano falsi amori, che lasciavano cenni dolorosi, !Siamo sicuri che, alcuni anni fa, tutto fosse limpido, puro e romantico???? Comunque i giovani sanno destreggiarsi e sopravvivere all’AMORE su web! I tempi cambiano e ognuno si adegua al vissuto!

  2. franco ha detto:

    Che sia un laico agnostico a difendere il matrimonio mi pare un paradosso . Vorrei far presente che da sempre la Chiesa Cristiana ha considerato il matrimonio (mater munus- compito della madre- chiaro riferimeno alla procreazione responsabile)…un Sacramento , di certo dal Concilio di Verona (intorno al 1200) è chiaramente sancito come tale quindi uno che si dice cristiano , meglio cattolico dovrebbe avere rispetto di ciò che è Sacro. Non è vero neppure che il matrimonio nei tempi antichi non è mai esistito , mel codice di Hammurabi di 3800 anni fa si parla di un “contratto” tra uomo e donna (sopesso in chiave maschilistica).
    Ma al di la di una difesa di ufficio del matrimonio, mi spaventa l’immagine anarcioide della società dove padri e madri sono intercambiabili anche nel senso del genere , dove i figli sono spesso parti di comuni (le cosiddette famiglie allargate) e non è vero che non soffrono ,prendo la voce da psicologi e pedriatri che coralmente affermano che i figli assorbono il disagio della divisione e dell’inserimento di nuove figure materne/paterne, fa comodo dire che nulla accade per scrollarsi di dosso colpe e responsabilità.
    Ma quello che più mi turba è questo singolarismo imperante che ha buoni sfoghi anche nel web , nell’amore virtuale , nelle fughe dalla realtà , c’è un bellissimo film “Lei” che descrive l’amore sbocciato tra uno spettatore ed una immagine virtuiale interattiva ….è la parabola di tutto il mio pensiero.

  3. francesca ha detto:

    Tutto giusto quello che dici, Sandro. Ma il tema del mio post era: L’AMORE AI TEMPI DEL WEB.Cioè quel sentimento (dimenticato) che oggi, coi tempi moderni, si vuol far nascere dietro uno schermo tra persone che non si sono mai viste nè conosciute. Secondo me è un pò diverso da quello tradizionale, da noi assolto, anche se le eccezioni ci sono sempre. E ne ho avuto conferma, ma tali restano.
    Ciao.

  4. alfred-sandro1.ge ha detto:

    partiamo da un pò più lontano, partiamo dagli albori……
    perchè l’uomo sia qui oggi a discutere sulla opportunità o meno del matrimonio e stato necessario che si riproducesse e lo faceva senza regole ne permessi.
    E’ vero, erano uomini primitivi senza regole ma la cosa funzionava anche senza quelle regole che qualcuno ha imposto vuoi per
    ” saggezza”vuoi per religioni, vuoi per politica.
    Dal punto di vista dello sviluppo e della vita della specie sulla terra sarebbe sufficiente l’accoppiamento che garantirebbe
    la sopravvivenza del genere umano come è stato per millena oggini.
    Ancora oggi, in remote regioni, non esistono ufficici matrimoniali, ne anagrafe,ne notai che garantiscano le famiglie che vivono la loro vita lo stesso.
    Certo che civilmente è necessario darsi delle regole: ce lo ha insegnato l’esperienza.
    Ma sono regole che regolano la civile convivenza non la sopravvivenza del pianeta.
    Non nascondiamoci dietro le ipocrisie e le frasi fatte: sappiamo bene quanti matrimoni felici usciti e nati da precedenti matrimoni falliti e quanti genitori e figli felici ” NON ORIGINALI”
    le leggi sono sempre una convenzione stabilita da altri che ci hanno preceduti in base afattlle esperienze fatte ancora dai loro predecessori: infatti non è difficile a volte imbatterci in veri anacronismi.

  5. francesca ha detto:

    E con lo scritto di Marisa si confermano tanti nostri pensieri. Che anche in chat si possono trovare amicizie ma soprattutto compagnia. Ma noi apparteniamo ad un’altra generazione, noi qui cerchiamo AMICIZIA, non amore. Per quello abbiamo già dato, o stiamo ancora dando. Ma nel reale, però…non certo nel virtuale! Non credete?
    E visto che è una splendida giornata di sole, me ne vado al mare. Ciao a tutti e buon fine settimana!!!

  6. marisa8,bs ha detto:

    sono entrata in eldy 9 anni fa, mai ho messo in conto di trovare l’amore ,ma solo scambio di vedute .sane chiaccherate ,e deve dire che per parecchio è stato cosi..con piacere aspettavo i miei momenti di relas,ho incontrato persone splendide .e quando ancora oggi entro in eldy e per caso incontro qualcuno/a.per me è come tornare ai vecchi tempi.so che per qualcuno non è cosi .ma per me eldy mi ha aiutato a superare momenti difficili..ahahah senza amore ma tanta simpatia.

  7. francesca ha detto:

    Per Enea: dal sunto (un pò farraginoso, direi) che ne fai, credo di non essermi espressa come intendevo (questo è il “bello” del virtuale, purtroppo..). Ma basterebbe leggere bene le ultime righe del mio post per capire come la penso in merito all’amore ai tempi del web. Poi, la vita è fatta di passaggi, anche il solo fatto che noi siamo qui a digitare su una tastiera, cosa che fino a qualche anno fa non avremmo mai immaginato di fare, è una svolta, un percorso che può portare persone sconosciute a conoscersi. Ma fintantochè non ci si stringe la mano guardandoci negli occhi, resteremmo sempre nel virtuale. Ciò posto, non aborro nè i percorsi virtuali (non sarei qui, altrimenti, non trovi?), tantomeno quelli che da virtuali diventano reali (ne ho dato conferma in commenti precedenti). In ultima analisi, quella tua frase capestro scritta a grandi lettere (la separazione e il divorzio sono il fallimento dell’amore), vorrebbe un post tutto per sè, perchè mi riesce difficile intuire i tuoi veri pensieri: se rivolti alle separazioni in generale o solo a quelle conseguenti le conoscenze nel web. Credo siano due cose completamente diverse.
    Ciao.

  8. enea.pi ha detto:

    la separazione o il divorzio SONO IL FALLIMENTO DELL’AMORE. Passaggio alla fase successiva e che vuol dire? “Incontri reali” Quindi tu Francesca ritieni che tutto quello che si scrive in chat non è reale, allora cosè fantasia? persone brave e persone cattive? Direi persone coerente col giuramento d’amore e persone non coerente Allora aboliamo il matrimonio e facciamola finita col romanticismo e avanti col materialismo le giovane donne hanno capito e fanno sesso occasionale senza implicare l’amore

  9. franco ha detto:

    Giustissimo Francesca , ma rispondevo ad Enea che ha detto che il matrimonio dovrebbe essere abolito…sono convinto che tutte le generalizzazioni non sono esatte ,ci sono appunto casi e casi. Anche io ho in famiglia un divorzio ,che poi ha visto scaturire nuovo amore e nuova vita , ma è sempre una cicatrice è sempre un dolore , anche se le parti “rimangono amiche” perchè in un divorzio c’è sempre una parte che subisce , se poi ci sono dei figli , quelli certamente non godono della situazione , anche se è meglio avere dei genitori separati che genitori che si odiano , ma devi ammettere che è un “male minore”, ma sempre male è. Per l’amore nel web , tanto per rimanere nel tema proposto ,lo ritengo l’ultima spiaggia , una spiaggia spesso bagnata da un mare sconosciuto e periglioso.

  10. francesca ha detto:

    Io non penso che una separazione, un divorzio corrispondano ad un fallimento. Quantomeno non appartengono tutti allo stesso clichè. Ci sono casi e casi. Personalmente ritengo siano un passaggio alla fase successiva. Al di là di ciò, perdonatemi signori, ma il mio post verteva esclusivamente sulle relazioni sentimentali (pseudo) nate in chat o nei social. Non mi sentirei mai di paragonarle agli incontri reali che sfociano in una vera convivenza o formano una famiglia. Non è giusto dividere le persone in sole due categorie: quelle “brave” che sanno portare avanti un matrimonio e quelle “cattive” che falliscono. In mezzo c’è molto altro! E questo al di là del web.

  11. franco ha detto:

    Enea non pensi che una separazione , un divorzio corrisponda ad un fallimento nella vita ? Un’azienda che fallisce non è da prendere come esempio, vuol dire che è stata condotta male , che non è stata ben amministrata e il mal comune mezzo gaudio nom mi pare una buona ragione per buttare tutto all’aria. Il matrimonio non è solo l’unione di un uomo e una donna ( io sono ancora per questa casistica di genere) che passionalmente si uniscono e quando finisce la fiamma si cercano “altri accendini” , il matrimonio è un progetto di vita assieme e a mio parere è il primo nucleo della società. Una società di “singol” sperduti nel web mi pare di una tristezza senza fine , dove l’unico scopo è muovere un pò di adrenalina e di ormoni . Meglio qualche litigata, figli e nipoti per non abbandonare questa terra soli con il proprio egoismo.

  12. enea.pi ha detto:

    per come la penso l’istituzione del matrimonio andrebbe abolito perchè basato su l’illusione che l’amore duri per sempre, niente di più sbagliato. Se due persone decidono di vivere un certo periedo della vita insieme lo facassero, senza ipocrisia, consapevoli che passata la passione finisce pure l’amore.Ormai Tra separati e divorziati siamo al 60% dei casi. Il romanticismo è morto e sepolto. Condivido il pensiero di Franco a proposito tu sei felicemente sposata oppure separata? CIAO

  13. francesca ha detto:

    Alba, “chi è causa del suo mal, pianga sè stesso” dice un vecchio proverbio. E loro erano due stupidi. Se non sai gestire bene i tuoi movimenti (leggi tradimenti), sei uno stupido. Giusta fine!

  14. alba morsilli ha detto:

    Si devo proprio raccontarvela, è successo a Genova; marito e moglie a loro insaputa sotto nik diversi si scrivevano lettere d’amore in chat, la loro amicizia si trasformò ben presto in amore, ossesivo,parole scritte che equvalevano a notti intere di sesso.
    A lungo andare decisero di vedersi e qui scoppia la bomba, entrambi si presentano all’appuntamento. “Ciao che ci fai qui dice il marito” lei bugiarda “aspetto un amico”” anche io risponde lui”. Ma nessuno arrivava.
    Entrambi capiscono al volo chi erano,e iniziano a litigare perchè si sentono traditi, per farla breve hanno divorziato.
    La sentenza del giudice è stata reciproco tradimento da web.

  15. francesca ha detto:

    Gianna, come ho scritto nel commento precedente, io ti posso assicurare che in Eldy ho conosciuto tanti veri amici. Persone corrette, coppie sposate con le quali intrattengo tuttora una vera amicizia. Certo non mi sentirei di garantire, oggi, un incontro a fini relazionali seri, perchè non ne intravvedo più gli elementi. Ma anni fa, questi presupposti, per alcune persone, c’erano e hanno dato ottimi frutti. Però, continuerò a sostenere che l’amicizia si può trovare anche in chat. E per me lo è stato. Vorrei davvero organizzare uno di quegli incontri che si facevano un tempo…..ci sto lavorando…vedremo.

  16. gianna ha detto:

    Francesca,si i tempi sono cambiati,ma questo post e molto diverso mi imbarazza, anche la società e cambiata ora in molti siti in web un uomo trovo di tutto, di facili guadagni,(questa parola mi piace meno) allora si ritorna ai vecchi tempi,le famose case ma forse oggi e molto peggio,Io sono contraria a queste amicizie che poi non sono!1 su mille riesce fare amicizia vera.Non sono abituata a queste cose. rischiare con tutto quello che sentiamo ogni giorno, usa e getta MAI!! ci sono molti modi per cominciare a conoscerci, nei sito, al cell,ma questi app.Ora io lo lascio come ultimo pensiero. Un saluto

  17. franco ha detto:

    Mi vengono in mente gli “amici di penna” ottocenteschi , ora abbiamo gli “amici di tastiera” , la solitudine che si modernizza!!!!
    Sono d’accordo con Nembo ,( contatto , udito, sguardi ) , possibile che intorno a casa uno non possa trovare una persona con la quale poter scambiare due parole e poi forse piacersi? Poi tutto è possibile, ci si incontra tra un valzer e una mazurca, ci si incontra dal salumaio , ci si incontra all’Università della terza età , ci si incontra nel comune volontariato, perchè non ci si può incontrare in Eldy ? Anche perchè in questo ambito scrivi (parli) per anni con le stesse persone e perchè nò, può nascere una simpatia , una possibile comunione di intenti. Mi piace meno il contatto via web occasionale , il famoso salto nel buio che muove tanta adrenalina ma può essere molto , molto pericoloso. Meglio trovare l’anima gemella tra gli amici del liscio !!!!!!

  18. francesca ha detto:

    E a conferma di quanto scrive Nembo, posso dire che proprio qui in Eldy sono nati sentimenti tra persone sole che probabilmente, quando si sono iscritte a questa chat, neppure pensavano potesse succedere. Ma è successo. Erano i primi tempi, circa 9 anni fa, quando ancora Eldy muoveva i primi passi, quando non era ancora inquinata da personaggi di dubbia moralità. Ho assistito al formarsi di un paio di coppie, serie, sincere. Rapporti basati sul sentimento e rispetto reciproco che durano tutt’ora. Una di queste coppie, addirittura, è giunta al matrimonio, e io ne sono stata testimone. Ma erano altri tempi! E soprattutto altre maturità.

  19. Nembo ha detto:

    Si, i tempi sono cambiati come è cambiata la società, ora facilmente si trova in Web decine e decine di siti di facili guadagni, di incontri di tutti i tipi, bisogna fare molta attenzione per questa ragnatela. Comunque,conosco persone che hanno trovato l’anima gemella in Chat, cupido ha colpito anche in Web o altro, possiamo dire così,è vero,ci sono giustamente molti preconcetti su queste copie definite “made on line” ma persone false, ipocrite esistono da tutte le parti, non vi è differenza se si sono conosciute in rete, in strada, in un locale l’inganno esiste sempre. C’è un detto che dice: Gli amori più belli sono quelli che cominciano per caso e quelli che durano per scelta. Continuo a credere che i veri rapporti umani richiedono contatto, udito,sguardi nel reale. Un Saluto

  20. francesca ha detto:

    Carlina, credimi non sono solo i giovani a cercare partner sui social, chattando. Ma anche persone della nostra età, genitori e addirittura nonni. Come hai detto tu, sono cambiati i tempi e ogni generazione si sta adattando. Anche questo fa parte di una solitudine interiore, dell’incapacità di relazionarsi, del rifugiarsi dietro uno schermo per apparire diversi e illudersi di essere ancora giovani e piacenti. Dall’altra parte succede più o meno la stessa cosa, e quando ci si incontra…vabbè. Riprendo il mio libro e torno sulla panchina…si sa mai!
    Ciao, avrai capito che mi piace ironizzare.

  21. carlina ha detto:

    ogni tempo ha avuto i suoi cambiamenti, fino ad arrivare ai tempi nostri, solo che in questi ultimi anni, tutto è corso troppo in fretta, e noi non ci riitroviano + abituati a tempi molto + lenti + a misura d’uomo, siamo spiazzati, pensate, non sarà,forse un pò d’invidia. se noi fossimo loro (i giovani di oggi) faremmo esattamente quello che fanno loro e sarebbe tutto naturale , x me è solo questione dei tempi scusate lo sproloquio ma hoscritto quello che penso

  22. lorenzo12.rm ha detto:

    No, Franci, non c’è app che valga un verso. Ed io,come tutti i “vecchietti” o ” diversamente giovani”, mi sento spesso a disagio in questi tempi che definisco “bui”. Ma certamente mi sbaglio.

  23. francesca ha detto:

    Franco el conquistadores!!! Ovviamente scherzo, ma una risata concedimela. Ebbene, l’web è anche questo: la ricerca di facili guadagni. Per dirla con parole semplici: prostituzione telematica. Tu paghi per vederla senza veli e nessuno si muove di casa. L’unica cosa è che se vuoi toccarla senti solo l’anonimo e freddo schermo. Eppure sono in tanti a farlo. Mah, io resto del pensiero che non solo l’occhio vuole la sua parte ma anche il corpo, l’anima e….il cuore.

  24. franco ha detto:

    Cara Francesca, il romanticismo penso sia ormai un reperto da museo , rimasto attaccato alla pelle di chi ha letto appunto Madame Bovary.
    Ora non superando le 140 battute (e sono già tante) come si fa anche solo pensare al sorriso di Lei o alle sue sopracciglia che scendono a pressare teneramente l’ovale del viso ?
    Mio nipote mi dice che il web (garibaldino) è la coseguenza dei pub e delle discoteche , dove non passa sera dove si imbarca senza problemi e non è difficile che dopo la sveltina in macchina , lei ti chieda ” allora mi dici come ti chiami ?”
    Io sono da paleolitico come il romanticismo , quindi non conosco i misteri del web , ma mi succede spesso di ricevere mail di questo tipo:
    Sono Angela (foto) ho tanta voglia di fare l’amore ed abito a 1,5 km da te…………

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