NELLA GIORNATA DEDICATA ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE 
Quella gonna è troppo corta. Così sembri una pu....lava i piatti, non vai da tua madre. Le tue amiche sono poco di buono. Stai zitta. Non vali niente. Tu non lavori pensa ai figli. In palestra no. Non combini mai nulla di buono. Non starti vicino nel momento del bisogno, ma pretendere che tu ci sia sempre quando ha bisogno lui. La violenza è lui. Che grida. Che ti spintona. Che ti tradisce. Che ti umilia. Che non si prende cura della famiglia. Che non ti fa mai un complimento. Che il sesso è un obbligo. Che decide lui.
 Che ti imbarazza. Che ti guarda e tu hai paura di parlare. L'ultima di una serie infinita di ingiustizie che uccidono donne già morte. umiliandole ancora una volta.
In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.

Gugli

6 Commenti a “TRAGEDIE CHE CONTINUANO………..di Gugli”

  1. lorenzo ha detto:

    In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5 per cento delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici.. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7 per cento dei casi da partner.

  2. Gugli ha detto:

    Grazie dei cammenti fanno sempre piacere.

  3. Giulio Salvatori ha detto:

    Ho parlato a lungo con una -Maestra Vecchio Stampo- , per modo di dire, ma molto giovane nei concetti. Secondo Lei, la Scuola non ha bisogno di “figure esterne” a peggiorare ancora di più i programmi…Ma semmai, cominciare dalle famiglie a mandare i ragazzi a scuola, lasciando il cellulare a casa. A vestirsi come si deve e non con le ginocchia e le pance all’aria. Si entra in aula con rispetto verso tutti. Semmai, semmai, continua ancora, è la Legge e i controlli che sono scadenti. I -bulletti- vanno puniti, subito, prima che facciano gruppo. E’ il gruppo che fa paura, aldilà di qualche pazzo, come abbiamo visto, che lo conoscevano. Insomma , attenzione da parte di tutti .

  4. carlina ha detto:

    che altro c’è da aggiungere al post di Gu e ai commenti di Giulio e di Francy: si a Giulio vorrei dire che avere uuna nipote di 16 anni, che dovrebbe essere una delle + belle cose che un nonno ha avuto dalla vita- in questa realtà diventa un’ossessione- x me sarebbe così- la donna è sempre stata un gradino indietro all’uomo e pure nel corso degli anni non molto è cambiato- solo che ora le cose si imparano subito L’amore che è un grande regalo della vita diventa un incubo Speriamo che qualcosa cambi e presto

  5. Giulio Salvatori ha detto:

    Condivido il Testo/Denuncia di Gugli. Non passa giorno che non rivolga alla nipote sedicenne le più svariate raccomandazioni. Lei mi tranquillizza che terrà sempre la massima attenzione. Cosa può fare una ragazzina di quelle’età. La più piccola delle stazioni ferroviarie è piena di gente giovane di colore, con delle biciclette sgangherate, le legano ad un pilone e, come il treno si muove salgono…Chi li controlla ?Dove vanno? Ci possiamo fidare? si può stare tranquilli ? Sento un coro di no! E sul quel treno, ci sono ragazzine che vanno a scuola, donne e persone indifese. Questa, è una realtà amara e pericolosa. Figuriamoci nelle grandi stazioni.

  6. francesca ha detto:

    All’indomani degli ultimi femminicidi, la Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre ha un sapore particolarmente acre. Un sapore che dovremmo tutti tenere sulle labbra a lungo, perché possa cambiare la cultura che c’è dietro la violenza sulle donne, ogni giorno dell’anno.
    I “mostri” non sono malati, sono figli sani del patriarcato.
    Se ti ricatta, se ti segue, se pretende amore o sesso quando tu non vuoi, se ti spinge o schiaffeggia, se ti umilia, se ti isola, se ti intimidisce, se ti chiude in una stanza, se minaccia te e i tuoi figli, se ti offende, se ti zittisce, se ti controlla, se ti fa del male fisico, se minaccia la tua libertà, anche economica, se ti telefona di continuo per insultarti, se ti prende a calci, ti tira pugni e ti strappa i capelli, se ti infastidisce con SMS ossessivi, se ti chiede l’ultimo appuntamento… questo NON E’ AMORE.
    Grazie Gugli.

Scrivi un commento